Allarme obesità, ma attenti ai farmaci

Per i casi gravi è in commercio un solo principio attivo, tutti gli altri sono stati vietati. Storia di un medico condannato a 8 anni

La storia delle "pillole dimagranti"

27/09/2011

Tutto inizia negli anni Settanta quando un medico di Marsiglia crea un "cocktail" di farmaci dimagranti: sono anfetamine, sedativi, ed estratti tiroidei. Il dimagrimento c'è, ma i danni sono enormi: alla tiroide, al cuore, al sistema nervoso. Però l'entusiasmo dei risultati supera la paura dei danni: il metodo si estende a macchia d'olio in tutta Italia.
Ma le notizie della pericolosità di questi farmaci comincia a diffondersi, soprattutto dopo la morte sospetta di alcune persone dimagrite rapidissimamente. Nel novembre del 1997 vengono arrestati in tutta Italia trenta fra medici e farmacisti che li usavano in maniera scorretta. Il Ministero della Sanità crea regole rigide per la prescrizione delle anfetamine, ma il gioco continua, vengono usate magari altre sostanze (come la fluoxetina che è un antidepressivo). Per ottenere dimagrimenti facili spesso vengono uniti estratti di erbe per mascherare i potenti farmaci. Ma il pericolo è sempre alto.

In Italia il caso più famoso riguarda la “Metodica Mtz”, terapia contro obesità ideata dal dottor Christian Mathias Zohoungbogbo, 69 anni, medico chirurgo che da quasi trent’anni opera nel Centro Salute di via Gorizia a Rivalta. Zohoungbogbo, chiamato anche il “mago delle diete” è stato condannato il 4 maggio 2011, dopo numerose denunce da parte di pazienti di tutta Italia, ad 8 anni e 2 mesi di reclusione. Secondo l’accusa, che i giudici hanno avallato, i farmaci prescritti medico contenengono sostanze stupefacenti quali fendimentrazina e dietilpropione abbinati alla dieta Atkins e all’assunzione di un pane quasi privo di proteine, il famoso “pane alla fendimetrazina” o “pane di Rivalta”. Zohoungbogbo, originario del Benin, avrebbe somministrato prodotti anoressizzanti ad uso «non terapeutico» aggravato dall’«esercizio abusivo della professione di farmacista». Sono state accertate responsabilità da parte di alcuni farmacisti in tutt’Italia.

Negli anni ‘80 e ‘90 il dottor Christian curava gli obesi con una particolare pillola dimagrante a base di anfepramone, in grado di bruciare i grassi e impedire l’insorgere dell’obesità. A Rivalta arrivavano migliaia di pazienti, dall’Italia e dall’estero, e gli effetti della cura Zohoungbogbo erano considerati quasi miracolosi. Intanto però collezionava denunce e processi fino a un rinvio a giudizio per omicidio colposo nel ’95: una signora di 61 anni, che aveva seguito la sua cura dimagrante, morì per un collasso. Tre anni dopo il Tribunale però lo aveva assolto.
Più di recente il dottor Zohoungbogbo ha inventato il «pane di Rivalta», un alimento senza amido né carboidrati che nutrirebbe senza ingrassare. Ricco di proteine, permette al paziente di continuare ad assumere pane e pasta (prodotti con la particolare farina «Ros 95»). A questo la «metodica Mtz» abbina il cocktail di farmaci e la dieta Atkins, che se prolungata per lungo tempo senza controllo medico, ha delle controindicazioni: i problemi più gravi sono a carico dei reni che devono smaltire l’eccesso di azoto causato dalla assunzione eccessiva di proteine. L’organismo va poi incontro a disidratazione e acidificazione del sangue, e si elevano i valori ematici di trigliceridi e colesterolo.
La sentenza di condanna dello scorso maggio gli ha imposto, oltre alla reclusione, l’interdizione per due anni dalla professione medica e una sanzione pecuniaria di 35 mila euro. Anche la moglie, Rosa Anna Gobbato, è stata processata perché a lei è riconducibile la proprietà dell’azienda che vende i medicinali. La condanna è stata di 3 anni e mezzo di reclusione. 

Elena Zuccaro
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