Al cuore della morale cristiana

Il Decalogo può essere paragonato alla segnaletica di un cammino che conduce all’autentica relazione con Dio e con il prossimo. E ha come orizzonte la legge dell’Amore.

Sesto Comandamento

01/10/2012

«Non commettere adulterio» (in versione catechistica: «Non commettere atti impuri»). Umanizzare la sessualità. Il termine “sessualità” indica che la persona umana non esiste al neutro, ma al maschile/femminile. Indica, pertanto, tutto ciò che caratterizza l’uomo a livello biologico, psicologico e spirituale e lo distingue dalla donna; tutto ciò che caratterizza la donna e la distingue dall’uomo.

Il termine “sessualità” indica la differenza di genere maschile/femminile (che non è inferiorità) ma anche la reciprocità uomo-donna. L’unione di coppia è una forma originale della relazionalità maschile/femminile, ma non è l’unica né l’esclusiva. Dio non ha creato il genere umano come un club di soli uomini o di sole donne. La ricchezza dell’umano non è rappresentata né dal solo maschile o dal solo femminile, ma appunto dalla reciprocità maschile/ femminile. In qualunque ambito dove si verifica il dominio maschile è l’umano che risulta impoverito.

Nella prospettiva della differenziazione e reciprocità maschile/femminile, si pone inevitabilmente la problematica di persone con diverso orientamento sessuale, per esempio, omosessuale. «Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale; essa costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione e delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione » (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2358), in famiglia, sul lavoro e nella società. Particolari problemi si pongono oggi, nelle nostre società, a riguardo delle convivenze omosessuali. Una soluzione, convergente tra diverse proposte legislative, può essere trovata nel riconoscere i diritti individuali dei componenti la coppia, per esempio, il diritto all’assistenza per malattia e ricovero, la reversibilità della pensione, la successione nel contratto di locazione, ecc.

A riguardo dell’eros, quale componente costitutiva dell’umano, l’etica del sesto Comandamento non conduce alla repressione o, all’opposto, alla liberalizzazione; conduce, invece, all’integrazione dentro la persona e il suo finalismo. In questa prospettiva, si comprende il ruolo della castità, virtù regolatrice (integratrice) dell’eros (passione, desiderio, istinto) nell’orizzonte della persona e della vocazione che, liberamente e consapevolmente, ha scelto. Non è difficile constatare che la cultura contemporanea è lontana dalle proposte del sesto Comandamento. I mass media orientano su un tipo di esistenza centrato sul piacere, sul consumo e sull’efficienza, che assomiglia sempre più a uno spettacolo fatto di istinti. Così si è diffusa la mentalità del «sesso libero» e, nel rischio dell’Aids, del «sesso sicuro».

Di fronte alla banalizzazione del sesso e della sessualità, l’etica del sesto Comandamento riporta l’intero discorso della sessualità (eros, passione, affettività) ai valori che fondano la relazionalità maschile/femminile in ogni ambito dell’esistenza.

Luigi Lorenzetti
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