Dossier: dallo studio al lavoro

Che fare dopo il diploma o dopo l'università? Varie indagini mostrano le molte difficoltà e i desideri dei giovani. La Fondazione Fiera Milano organizza dei corsi in vista dell'Expo.

Che fare dopo dipoloma o laurea? I dati di un'indagine ISPO.

19/07/2011

Per chi ha concluso gli studi e ha ottenuto un diploma o una laurea, oggi non è certamente automatico entrare nel mondo del lavoro. Un terzo dei giovani tra i 18 e i 34 anni, neo-diplomati e neo-laureati, oppure già occupati, è comunque alla ricerca di un punto di raccordo tra formazione scolastica e occupazione, come mezzo per trovare un posto di lavoro qualificante. Per questo, i ragazzi si rivolgono sempre più spesso a chi è in grado di garantire ulteriori offerte formative in grado di offrire una specializzazione e una professionalità che faciliti le possibilità di occupazione.  

Una indagine ISPO commissionata da Fondazione Fiera Milano, ha messo in risalto quali comportamenti e quali scelte vengono compiute dai ragazzi che, terminato il rapporto con gli studi (con il diploma o la laurea), si avvicinano al mondo del lavoro. 

I giovani milanesi coinvolti nella ricerca hanno mostrato capacità di informarsi in rete, idee chiare, attenzione alle professionalità a cui i corsi intendono formare vedondo nei corsi post-diploma e post-laurea una strategia efficace per sfuggire alla difficile situazione occupazionale degli ultimi anni o aumentare e referenziare il proprio profilo professionale, se già occupati. Infatti, il 59% dei diplomati e del 65% dei neo-laureati interessati ai corsi post-diploama e laurea guardano a queste attività formative come a uno sbocco o a un miglioramento professionale.

Da questo punto di vista, i giovani diventano giudici attenti delle attività proposte, e la loro ricerca di informazioni, soprattutto in rete (utilizzata dal 46% dei diplomati e dal 62% dei laureati) appare particolarmente attenta e carica di aspettative. In particolare, la possibilità di trovare informazioni sul corso che si intende frequentare non si esauriscono ai canali ufficiali (il sito internet della scuola, dell’azienda o dell’ente organizzatore del corso) ma inseguono attraverso canali non ufficiali (uno su tutti: facebook) quanto ex-alievi o altri soggetti dicono del corso. Insomma, intorno ai corsi si forma oggi una “brand reputation” di cui i giovani sono attenti valutatori e che assume particolare importanza nelle scelta dei ragazzi.

Da parte dei laureati, sottolinea la ricerca ISPO, l’attenzione è particolarmente focalizzata sulle attività formative, sul corpo docente, sulle possibilità di potenziare le proprie competenze, sul corpo docente, mentre i diplomati sono più attenti al prezzo del corso e alle possibilità di trovare in breve tempo un lavoro.  

L’indagine ha coinvolto sia giovani interessati ai corsi, sia i giovani che, a Milano, già li frequentano o li hanno frequentati in passato. E’ emerso che, tra i giovani interessati ai corsi, la componente maschile si avvicina a quella femminile e nel caso del corso Post-Laurea la supera. Tra chi sta pensando a un corso Post-Diploma ci sono molti giovani-adulti (il 45% ha più di 26 anni) e molti che già lavorano (49%), alcuni anche a tempo indeterminato (26%).  Invece, la maggioranza di chi sta pensando a un corso Post-Laurea lavora con partita IVA. o a progetto (il 67%) e il 30% è in cerca di occupazione.

Approfondendo l’analisi dei giovani che già frequentano uno di questi corsi, emerge che i frequentanti, attuali o ex, dei corsi Post-Diploma arrivano per un terzo da Milano (35%) e per due terzi (65%) da fuori Milano; sono più probabilmente femmine (63% contro il 37% dei maschi). Questo dato è in controtendenza rispetto all’interesse dichiarato per i corsi (che vedeva più interessati i maschi) segno probabile della maggior costanza delle ragazze. La maggioranza relativa arriva dall’area dell’economia e del marketing (41%) o da quella di lettere, giurisprudenza (30%). Per quanto riguarda alcune caratteristiche, come l’età e il titolo di studio, circa uno su cinque è arrivato alla laurea, il 39% adesso lavora ma c’è una buona parte (24%) che è in cerca di occupazione. 

Anche tra i frequentanti, o ex, dei corsi Post-Laurea ci sono più donne (64% contro il 36% di uomini) e non manca chi è in cerca di occupazione (29%). Tuttavia la maggioranza (64%) adesso sta lavorando. Il 40% in aziende fino a 14 dipendenti e il 60% in aziende più grandi; il 40% con contratto a tempo indeterminato e il 60% con contratti meno regolari.  

Orsola Vetri
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