11 marzo 2011, Fukushima l'anno dopo

A dodici mesi dal disastro nucleare di Fukushima, conseguente al terremoto del Giappone, molte domande attendono risposta. Centomila persone ancora senza adeguato sostegno.

Il disastro nucleare dopo lo tsunami

11/03/2012
Giornalisti accompagnati da personale della Tepco (Tokyo Electric Power Company) in visita ai reattori nucleari di Fukushima (foto Ansa).
Giornalisti accompagnati da personale della Tepco (Tokyo Electric Power Company) in visita ai reattori nucleari di Fukushima (foto Ansa).

L'11 marzo 2011, in seguito al terremoto e allo tsunami che sconvolsero il Giappone, si verificò il disastro di Fukushima, con la fusione del nocciolo di tre reattori della centrale. Venne rilasciata una tale radioattività da essere classificato di livello 7, il massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto solo da Chernobyl. Fu contaminato il suolo in un'area di 600 chilometri attorno alla centrale e il mare risultò radioattivo fino a cinquanta volte i limiti di sicurezza nelle settimane successive all'incidente.

Manifestazioni in Germania contro l'energia nuclare. Il cartello dice: "Fukushima è dappertutto. Fermiamo la follia nucleare. Chiudiamo tutti gli impianti immediatamente in tutto il mondo" (foto Ansa).
Manifestazioni in Germania contro l'energia nuclare. Il cartello dice: "Fukushima è dappertutto. Fermiamo la follia nucleare. Chiudiamo tutti gli impianti immediatamente in tutto il mondo" (foto Ansa).


Nel libro “Fukushima” (Marsilio editore), il giornalista Alessandro Farruggia ricostruisce l'incidente e la gestione dell'emergenza, indicando sei errori che hanno aggravato il bilancio. Il primo e quasi incredibile tarlo nella sicurezza, è stato quello di costruirla troppo vicino al livello del mare, esponendola fatalmente al rischio tsunami. In origine la centrale doveva trovarsi su una collinetta alta 34 metri, ma si decise di spianarla per risparmiare i costi del pompaggio dell’acqua di mare per il sistema di raffreddamento. Anche il rischio sismico e quello dello tsunami vennero sottovalutati.

18 marzo 2011: la distruzione dopo lo tsunami che ha colpito il Giappone (foto Ansa).
18 marzo 2011: la distruzione dopo lo tsunami che ha colpito il Giappone (foto Ansa).


Inoltre, il reattore 1 aveva un design inadeguato e il reattore numero 4 aveva la scocca fallata. Il sesto errore inscritto nel Dna di Fukushima fu quello di voler risparmiar sui costi di realizzazione delle parti non nucleari della centrale. I primi cinque reattori di Fukushima furono infatti costruiti - seguendo pedissequamente il progetto originario della General Electric senza adeguarlo alle condizioni del sito - mantenendo i generatori di emergenza e i quadri elettrici non all’interno del più protetto edificio del reattore ma nei locali turbine.

Gabriele Salari
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Articoli correlati

Fukushima, se avessero detto che...

Nei cinquanta minuti intercorsi tra il sisma e l’arrivo dello tsunami a Fukushima non tutto è andato come avrebbe dovuto, c’è un black out informativo su tre quarti d’ora e tuttora i dati relativi...

Alessandro Micci

Francia, scampato pericolo. Per ora

E' successo ciò che Sarkozy e tutti i sostenitori di Areva e del nucleare temevano dopo che Fukushima ha fatto tremare il mondo: un incidente nucleare in Francia. Nel dipartimento del Gard, a...

Eva Morletto

Giappone: 15.848 morti per sisma/tsunami

(ANSA) - TOKYO, 12 FEB - A 11 mesi dal sisma/tsunami che l'11 marzo scorso ha devastato il nordest del Giappone e causato la crisi nucleare irrisolta di Fukushima, morti e dispersi scendono a...

Media correlati

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati