19/12/2012
(Thinkstock)
Come risulta dall'ultimo Rapporto Aci-Censis, l’81,9% degli intervistati chiede che la guida in stato alterato di coscienza (abuso di alcol e/o sostanze stupefacenti), se causa lesioni gravi o addirittura la morte di altri individui, sia punita severamente. Il 45% degli italiani è pienamente d’accordo con l’arresto in flagranza di reato e un serio inasprimento della pena. Il 20% condivide la necessità di un inasprimento delle sanzioni, ma ritiene necessario valutare attentamente caso per caso. Il 9% vuole pene più severe ma non condivide l’ipotesi della revoca della patente a vita.
Il fronte dei no (circa il 10%) è perplesso sull’ipotesi che una norma basti a rendere più cauti e prudenti gli automobilisti: ono i controlli che devono essere più severi e non le leggi, anche perché il nostro sistema legislativo è fin troppo “articolato” e non va appesantito ulteriormente. Tutte le fasce d’età sono d’accordo (6 pieno in una scala dove 7 è il voto massimo) con l’annullamento del valore della patente per 15 anni in caso di omicidio colposo con l’aggravante dello stato alterato di coscienza o dell’omissione di soccorso.
Pino Pignatta