Incubo auto, profondo rosso

Per il 52,6% degli italiani niente auto nuova per i prossimi 3 anni. Continua la spirale di sfiducia nel mondo delle quattro ruote. Con conseguenze drammatiche per l'occupazione.

Il paradosso è che la crisi rende molti più responsabili al volante

19/12/2012
La campagna di Oliviero Toscani per la sicurezza stradale (Ansa).
La campagna di Oliviero Toscani per la sicurezza stradale (Ansa).

La crisi rende persino migliori, con comportamenti più responsabili alla guida. Per risparmiare sulle multe, infatti, basta essere meno trasgressivi. Ma sono stati i "morsi" della crisi e non un improvviso impulso alla liceità o alla sicurezza a modificare, in un solo anno, lo stile di guida di automobilisti e motociclisti, suggerendo maggiore attenzione per evitare sanzioni. Per la prima volta, l’autodenuncia delle infrazioni commesse ha segnato una brusca inversione di tendenza, con riduzioni significative sia per le trasgressioni “light” che per quelle ad alta pericolosità.


Scende del 7% il numero di chi parcheggia in divieto di sosta e del 2% quello di chi lascia l’auto in doppia fila. Che la crisi contribuisca anche a un rinnovato senso civico?Netta la riduzione (-7%) del superamento dei limiti di velocità, -3% per il passaggio con il rosso e mancato uso delle cinture di sicurezza. Ancora molto elevato, invece, l’uso del cellulare senza vivavoce o auricolare (36,8% degli intervistati).

Rispetto allo scorso anno migliora anche il comportamento delle fasce tradizionalmente più trasgressive. Il 35,4% dei giovani, ad esempio, “confessa” il superamento dei limiti di velocità: lo scorso anno era il 42%. I giovani appaiono decisamente più sensibili al tema della formazione. Dalle interviste emerge il profilo di una generazione consapevole che “la conoscenza è la forza”, che crede di più nella pratica di guida con un esperto professionista piuttosto che imparare a casa con uno dei propri genitori.

Pino Pignatta
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