30/10/2011
Hillary Diane Rodham Clinton.
Da Washington - Quando si pensa a un’incredibile
carriera, Hillary Diane Rodham Clinton balza alla memoria. Nata a Chicago nel
1947, laureata in legge e sposata nel 1975 con professore di legge dell’Università dell’Arkansas di belle speranze, Hillary, la moglie secchiona
dell’effervescente Bill, è in realta’ quella che ha fatto tutti i calcoli sulle
probabilità che hanno portato la coppia Clinton nel palazzo del governatore
dell’ Arkansas nel 1978 e alla Casa Bianca nel 1992.
Piuttosto antipatica, sempre pronta, nei
primi anni di presidenza del marito, a lasciar capire che la testa pensante era
lei, Hillary ha passato gli anni della Casa Bianca a cercare inutilmente di
imporre le sue idee. Alla Sidewell Friends School di Washington
dove la figlia ha fatto le medie, ridono ancora oggi del giorno in cui Chelsea
Clinton si e’ sentita male e l’ insegnate voleva telefonare alla mamma. “Per
favore non lo faccia – ha risposto la ragazzina – è troppo occupata e si
arrabbia se la disturbo. Chiami piuttosto mio papà”.
Incapace
di far trapelare emozioni, comprese quelle umilianti dei mesi del Monicagate,
Hillary non ha però mai abbandonato il suo posto e Bill Clinton l’ha
ricompensata aiutandola ad avere una carriera tutta sua. Da quando, nel 2000, è stata eletta senatore
dello Stato di New York, Hillary Clinton ha subito una vera e propria metamorfosi.
Il fatto di lavorare per se stessa e non per portare acqua al mulino altrui, ha
avuto un effetto positivo sulla sua personalità. Non più saccente per partito
preso, la neo senatrice si è messa a lavorare con una serietà e cameratismo
nei confronti dei colleghi che le hanno procurato successi, simpatie e la vittoria
senza difficoltà per il secondo mandato nel 2006.
Nuovi problemi sono sorti quando si è candidata alle elezioni presidenziali del 2008. Probabilmente il fattore Barack
Obama, ovvero la possibilità di eleggere il primo presidente di colore, ha
fatto passare in seconda linea le sue indubbie capacità. Lei se n'è resa
conto e si è ritirata. Obama non ha ovviamente dimenticato che Hillary
Clinton godeva dei favori di molti elettori e l’ha nominata segretario di stato,
compito che lei ha svolto con un’incredibile abilità.
A Washington, dove i sondaggi in favore di
Hillary hanno lasciato un segno, molti sostengono che la Clinton sta in realtà
preparando piani per le elezioni del 2016. Per il momento lei tiene le sue
carte coperte. A chi chiede notizie sul suo futuro assicura che non vuole
continuare nel secondo mandato di Obama a fare il segretario di Stato, ma non
risponde seriamente alla domanda se sono vere o meno le voci che la Banca Mondiale vorrebbe averla come
timoniere.
Mariuccia Chiantaretto