12/10/2012
La giustizia riparativa è definita come una possibile risposta al reato che coinvolge il reo e - direttamente o indirettamente - la comunità e/o la vittima, nella ricerca di possibili soluzioni agli effetti dell’illecito e nell’impegno fattivo per la riparazione delle sue conseguenze. Il fenomeno criminoso viene letto, in tale ottica, non solo come trasgressione di una norma e lesione (o messa in pericolo) di un bene giuridico, ma come evento che provoca la rottura di aspettative e legami sociali simbolicamente condivisi che richiede l’adoperarsi per la ricomposizione del conflitto e il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo. La rilevanza culturale, giuridica, operativa del tema è di tutta evidenza alla luce dei documenti internazionali ed in particolare della Raccomandazione (99)19 del Consiglio d’Europa, della Dichiarazione di Vienna del 2000 (X Congresso delle Nazioni Unite sulla Prevenzione del Crimine e il trattamento dei detenuti - Vienna 10 - 17 aprile 2000) e della Risoluzione sui principi base sull’uso dei programmi di giustizia riparativa in ambito penale dell’Economic and Social Council 2000/14 del 27/07/2000.
Alberto Picci