20/06/2011
Un ragazzino afghano nel campo profughi di Chamkani, in Pakistan (foto: Ansa).
«La situazione in Libia non è tale da consentire un rimpatrio». Posizione netta, quella dell'Alto Commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres, che ha presentato oggi a Roma in anteprima mondiale, il Rapporto 2011 sui rifugiati nel mondo. elaborato dall'agenzia delle Nazioni Unite.
L'Hcr, quindi, è contraria all'accordo siglato a Napoli nei giorni scorsi tra l'Italia e Consiglio Nazionale Transitorio libico. Guterres ha anche chiarito che «per il futuro, quando in Libia tornerà la stabilità, l'accordo deve essere basato su principi da noi già enunciati», che prevedono il «no ai respingimenti», ha spiegato l'Alto Commissario, che l'agenzia Onu continua a ritenere «inaccettabili».
«Laddove arrivano barche con migranti e rifugiati noi avalliamo come procedura non il respingimento della barca ma la garanzia dell'accesso a tutte le persone», ha aggiunto Guterres. «Chi ha diritto all'asilo politico deve essere accolto mentre gli altri possono essere rimandati indietro nel rispetto del diritto internazionale».
«Noi combattiamo per i valori della tolleranza e la supremazia della ragione, contro l'uso della paura e dell'odio come condizionamento dell'opinione pubblica, cose che vengono attuate in propagande populiste e da media irresponsabili», ha concluso Guterres.
Luciano Scalettari