25/03/2014
Educare generando futuro: Segnaliamo la ricerca voluta dalla Arcidiocesi di Milano, Ufficio pastorale migranti, Caritas Ambrosiana e Ismu, (Iniziative e Studi sulla Multietnicità
La ricerca, condotta da Giovanni Castiglioni e Emma Garavaglia intende aggiornare la fotografia del fenomeno della presenza e partecipazione dei minori stranieri negli oratori e nella diocesi di Milano.
”Come le scuole anche gi oratori presentano al loro interno una
popolazione non più composta esclusivamente da bambini e ragazzi
italiani. In alcuni oratori della diocesi di Milano la presenza di
minori stranieri raggiunge percentuali vicine al 40-50% sul totale”.
All’indagine hanno partecipato 119 parrocchie della diocesi, cerca l’11% dell’universo.
Il questionario rivolto a sacerdoti e/o direttori d’oratorio era composto da quattro sezioni:
A: Informazioni riguardante le caratteristiche generali della parrocchia
B: Rivelazione di dati circa la presenza e la partecipazione dei minori
immigrati e delle loro famiglie alle attività parrocchiali esplorando
quali siano i fattori che ostacolano o incentivano la frequenza alle
varie iniziative
C: individuazione dei giudizi degli intervistati rispetto agli
atteggiamenti di apertura/chiusura della comunità parrocchiale verso i
minori immigrati
D. Raccolta d'informazioni sulle iniziative organizzate dalla parrocchia
(eventualmente insieme ad altre istituzioni) rivolte in particolare
agli immigrati e al fine di promuovere l’integrazione nei diversi
ambienti parrocchiali tra cui l’oratorio.
Alcuni risultati dell’indagine quantitativa:
- Nelle province diocesane – a esclusione di Milano dove il primato è degli asiatici- le
provenienze da paesi dell’Est Europa predominano ovunque.
(Più del 50 % in provincia di Pavia, tra il 40 e 50 % in province quali Monza Brianza e
Varese).
- Gli immigrati che frequentano la parrocchia sono prevalentemente
cattolici (60,2%, seguito da musulmani (25,8%) e da coloro che
appartengono a confessioni cristiane, diverse da quella cattolica
(10,2%)
- Quasi il 94 % delle famiglie cattoliche immigrate si rivolge alla
parrocchia per la celebrazione della Comunione e della Cresima. Per
quanto riguarda il Battesimo, le famiglie si rivolgono alla parrocchia
nell’ 80, 2 % dei casi, mentre il 12,6% torna nel proprio paese
d’origine.
- L’oratorio estivo e il doposcuola vedono una maggiore presenza di
minori stranieri, seguiti dai gruppi sportivi, il bar e il gruppo
chierichetti.
-I principali canali di accesso dei minori sono legati ai rapporti
costruiti fuori e dentro: le reti amicali e le reti costruite a scuola
rappresentano una risorsa importante non solo per l’inserimento negli
oratori ma in generale per i percorsi di integrazione sociale.
L’indagine quantitativa si conclude con una domanda aperta per sondare
come gli oratori e le parrocchie vorrebbero essere meglio sostenuti
nell’affrontare le sfide che l’immigrazione porta con sé.
Anche se per la ricchezza di suggerimenti non era semplice sintetizzare
le risposte, i ricercatori hanno evidenziato alcuni concetti ritenuti
importanti ed emergenti:
- Un canale di supporto potrebbe essere l’organizzazione di momenti di formazione,
anche su temi specifici come quello della legislazione e regolazione dell’immigrazione
- La condivisione e scambio di buone pratiche
- Il supporto nell’organizzazione di servizi a sostegno di stranieri in situazioni difficili; i
ricercatori sottolineano come questo canale prende in considerazione lo straniero come
soggetto che vive uno stato di difficoltà, in primo luogo materiale, che ne ostacola
l’integrazione.