La 100° Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato

25/03/2014

"Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore", questo il  titolo della Centesima Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato che sarà festeggiata domenica, 19 gennaio.
Per questa occasione già in agosto 2013 Papa Francesco ha inviato un messaggio che inquadra le problematiche e le opportunità che lo spostamento di popoli comporta:

"Migranti e rifugiati non sono pedine sullo scacchiere dell’umanità. Si tratta di bambini, donne e uomini che abbandonano o sono costretti ad abbandonare le loro case per varie ragioni, che condividono lo stesso desiderio legittimo di conoscere, di avere, ma soprattutto di essere di più. È impressionante il numero di persone che migra da un continente all’altro, così come di coloro che si spostano all’interno dei propri Paesi e delle proprie aree geografiche. I flussi migratori contemporanei costituiscono il più vasto movimento di persone, se non di popoli, di tutti i tempi".
Leggi il messaggio integrale

Alcuni dati che riguardano il fenomeno:

--Secondo le Nazioni Unite nel 2013 i migranti sono stati 232 milioni in tutto il mondo, il
   3,2% della popolazione globale. Ventitré anni fa erano 78 milioni in meno.

--Si stima che nel 2012 sono stati applicati 479,300 richieste d'asilo in  44  paesi
   industrializzati.
   Questo significa un incremento del 8% in confronto con il 2011.  
   Altri dati significativi in Trends at a Glance, United Nations Refugee Agency


E per l'Italia:
-- "Nel 2012 le domande di asilo presentate in Italia sono state 17.352, la metà rispetto all'anno precedente. Nel nostro Paese a dicembre i rifugiati erano 64.779: una cifra sicuramente significativa ma ben lontana dalle immagini catastrofiche proposte negli anni scorsi. In realtà l'Italia è al sesto posto fra gli Stati europei, ben lontana dalla Germania, che ha accolto 589.737 rifugiati, e dalla Francia, che ne ospita 217.865. Anche il Regno Unito (con 149.765), la Svezia (92.872) e la piccola Olanda (74.598) hanno fatto di più, aprendo le porte a perseguitati e fuggiaschi. Niente a che vedere, s'intende, con le emergenze che devono fronteggiare Paesi molto più deboli finanziariamente delle nazioni d'Europa: il Pakistan, per esempio, ha accolto 1,64 milioni di afgani, e la repubblica islamica d'Iran 862 mila".
Repubblica, citando il Rapporto 2013 sui rifugiati UNHCR

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