11/04/2012
I resti dell'autobomba fatta esplodere a Pasqua da Boko Haram (foto Reuters).
L'ultima strage il giorno di Pasqua, a Kaduna, con un'autobomba fatta esplodere nei pressi di una chiesa affollata di fedeli. Almeno 50 i morti (la "copertina" di questo servizio riguarda appunto una delle vittime) , moltissimi i feriti. L'offensiva di Boko Haram, la setta islamica nigeriana che oggi, forse, è il più spietato tra i persecutori di cristiani, non si ferma e il governo nigeriano non riesce a fermarla.
Boko Haram, d'altra parte, da molto tempo ha dichiarato a chiare lettere il proprio intento: ottenere l’instaurazione della shar’ia (legge islamica) in tutti i 36 Stati che formano la Nigeria. La chiedeva sotto la guida del fondatore, Ustaz Mohammed Yusuf (catturato nel 2009 e poco dopo ucciso durante un tentativo d'evasione dal carcere) e la chiede adesso che il capo è Mallam Sanni Umaru.
Da notare che l’ascesa del gruppo è avvenuta proprio nei primi anni
Duemila, cioè quando la shar’ia è stata introdotta in 12 Stati della
Nigeria: in 9 a pieno titolo, in altri 3 con validità solo per le aree
con popolazione in maggioranza musulmana. E dal 2004, cioè da quando Boko Haram da gruppo religioso estremista si è trasformato in esercito stragista, il tema è diventato per la setta una vera ossessione.
Si calcola che dal 2005 a oggi Boko Haram (che alla lettera significa "L'educazione occidentale è peccato") abbia ucciso almeno 1.500 persone tra semplici cittadini (in gran parte cristiani), soldati e poliziotti. La sua forza, oltre che nella spietatezza, sta nel forte radicamento nelle regioni del Nord (dove la popolazione musulmana è prevalente), nell'inefficienza del Governo centrale nigeriano e, da un paio d'anni almeno, nell'alleanza stipulata con i gruppi dell'Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb Islamico).
Si tratta della versione nordafricana del movimento fondato da Osama Bin Laden. Per molti anni ha colpito in Algeria. Poi, incalzata dalla reazione dell'esercito algerino, si è lentamente spostata verso Sud (è attiva anche in Mali, dove affianca alcune frange del movimento indipendentista dei Tuareg) fino a raggiungere appunto la Nigeria dove si è alleata con Boko Haram. La setta offre protezione e aiuto ai transfughi di Al Qaeda i quali, dal canto loro, mettono a disposizione la propria esperienza terroristica. Non a caso negli ultimi tempi le tecniche di Al Qaeda hanno reso ancor più imprevedibili e micidiali gli attentati contro i cristiani.