Giornalisti cattolici, "cronisti fedeli"

I cattolici impegnati nella comunicazione sono a convegno a Caserta. Don Sciortino: «Dobbiamo usare bene la libertà che abbiamo a servizio dei lettori e non di altri interessi».

Don Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, premiato dalla stampa cattolica

28/01/2012
Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana (foto Ansa).
Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana (foto Ansa).

Caserta. Un riconoscimento giornalistico volto a segnalare l'impegno etico di una comunicazione sociale cristianamente ispirata: è il premio intitolato alla memoria di Emilio Rossi, promosso dall'UCSI (Unione cattolica stampa italiana) e assegnato quest'anno, durante il diciottesimo Congresso nazionale in corso a Caserta con 120 delegati da tutta Italia, al direttore di Famiglia Cristiana Don Antonio Sciortino e a Gianpaolo Salvini, direttore emerito di Civiltà Cattolica. Oggi nella Reggia vanvitelliana la cerimonia di premiazione, al termine di una tavola rotonda sul tema “La credibilità dell'informazione in Italia, verso un giornalismo di servizio pubblico” che coinvolge, con l'introduzione del presidente UCSI Andrea Melodia e le conclusioni di monsignor Mariano Corciata, Segretario Generale della Cei, i giornalisti Lucia Annunziata, Enrico Mentana, Franco Siddi, Antonio Preziosi, Marco Tarquinio e Francesco Zanotti.

I direttori Sciortino e Salvini sono due figure professionali che incarnano nella loro testimonianza giornalistica “militante” una convinzione che il compianto Emilio Rossi - storico direttore del Tg1, artefice del rinnovamento della Rai, già presidente nazionale dell'UCSI impegnato, fra il resto, nella tutela dei bambini e delle bambine alla guida del Comitato Media e Minori - amava ripetere: “Non è possibile collocare la professione giornalistica al di fuori della prospettiva di servizio alla verità”.

Verità evangelica, per don Antonio Sciortino, sacerdote, giornalista e autore di libri su temi eticamente sensibili come la famiglia, l'immigrazione, il ruolo di cattolici nella società, che ha ricevuto il premio “per aver portato - recita la motivazione - nelle famiglie italiane un messaggio popolare, divulgativo e insieme eticamente e culturalmente ispirato, non privo di elementi di riflessione sulle contraddizioni sociali del nostro tempo”. Ma anche verità intesa, con Camus, non tanto come una virtù quanto come una passione. Gianpaolo Salvini, a lungo guida della testata dei Gesuiti, è stato scelto con Sciortino in questa seconda edizione del premio “Per avere diretto per ventisei anni la più prestigiosa rivista culturale del mondo cattolico, dimostrando quotidianamente che è possibile coniugare obbedienza e libertà di ricerca”.

Il premio Emilio Rossi, istituito tre anni fa per ricordare la prestigiosa figura del grande giornalista scomparso, ha una cadenza legata ai Congressi nazionali dell'UCSI, che dopo la riforma dello statuto passata a Caserta si svolgono ogni quattro anni. Nell'albo d'oro della precedente edizione annovera padre Federico Lombardi, Dino Boffo, Angela Buttiglione Angelo Paoluzzi e Albino Longhi. Giornalisti con l'anima, che si impegnano quotidianamente testimoniando che un'altra comunicazione, eticamente sostenibile, è possibile.

                                                                                   Donatella Trotta

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