Beato chi rende il mondo più giusto

Don Luigi Ciotti e il filosofo Salvatore Natoli si confrontano sul tema della giustizia alla luce delle Beatitudini. L'anticipazione del volume in libreria da domani.

La fame dei giusti contro la fame del mondo

17/04/2013
Il volume di Ciotti e Natoli sulla Beatitudine evangelica sulla fame di giustizia.
Il volume di Ciotti e Natoli sulla Beatitudine evangelica sulla fame di giustizia.

La collana di otto volumi "Le Beatitudini" edita da Lindau, curata da Roberto Righetto con la collaborazione di Lorenzo Fazzini, è il tentativo di interrogare il dettato evangelico - in uno dei suoi passaggi "cruciali", più intensi e affascinanti - alla luce delle sfide dell'attualità. Ineludibile il tema della giustizia e dello scandaloso manifestarsi del suo contrario, sotto molteplici forme: ecco allora don Luigi Ciotti e Salvatore Natoli misurarsi con Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Mantenendo la struttura delle precedenti uscite della serie, il volume mette in dialogo una voce riconducibile al mondo e alla cultura cristiana con una voce del mondo laico. Don Luigi Ciotti è il fondatore del Gruppo Abele. Nel 1955 ha contribuito alla nascita di Libera, che oggi coordina l'impegno di tantissime realtà che combattono la criminalità organizzata e promuovono una cultura della legalità. Salvator Natoli insegna Filosofia teoretica all'Università statale Biccocca di Milano e si è occupato a lungo del rapporto fra linguaggio ed etica.

Al di là dei diversi punti di partenza e dei differenti metodi di analisi, colpisce il convergere dei due autori su un punto: la Parola evangelica si rivela da un lato come denuncia delle inuguaglianze che feriscono il mondo, dall'altro come esaltazione dell'impegno di quanti si adoperano per rimuoverle. Ed è questa seconda implicazione della Beatitudine a collocarsi in primo piano.

La sottolineatura delle "prassi di giustizia", di una condotta giusta, non può sorprendere in un uomo e sacerdote come Lugi Ciotti, prete che ha identificato nella strada lo spazio ideale della sua vocazione, come egli stesso ricorda nel libro. Ignorare, o far finta di non vedere lo scandalo dell'ingiustizia - scrive Ciotti - è una colpa grave. L'ingiustizia è anzitutto un problema culturale, educativo, e quindi politico: bisogna aprire il cuore affinché gli occhi vedano le iniquità che assediano la società, per poi intraprendere con responsabilità le azioni necessarie per rimuoverle ed edificare un mondo più giusto.

Mettendosi in ascolto della Beatitudine evangelica, Natoli osserva in prima istanza come la fame che dilania tanti uomini non sia un mero dato di fatto, ma sempre l'effetto di un'ingiustizia. Di qui, il passaggio a chi ha fame e sete di giustizia è obbligato: solo l'azione responsabile degli uomini è la risposta alla fame e alla sofferenza di chi la patisce. È una condotta pratica - insiste il filosofo - quella suggerita da Gesù Cristo con queste parole. Ora, risposte romantiche e isolate, come il pauperismo, sono patetiche: occorre infatti un'azione strutturata, politica, perché la lotta alla fame possa veramente dirsi tale. Sono quindi chiamate in causa le istituzioni che, al pari di ogni individuo, non devono tollerare il dispiegarsi dell'ingiustizia in una sorta di diabolica assuefazione.

Paolo Perazzolo
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati