11/05/2011
In Campania, una regione dove la percentuale media di differenziata si aggira intorno al 20% questo del Centro Commerciale Campania di Marcianise, è un buon esempio ma non l'unico, visto che il Comune di Portici (praticamente un quartiere di Napoli), ha raggiunto da tempo il 65%, venendo premiato nell’ambito dell’iniziativa “Comuni ricicloni” di Legambiente. Un ottimo risultato che mostra una Campania attenta al problema dei rifiuti (ottimi risultati presentano anche i comuni della Provincia di Salerno) più di quanto l’immaginario collettivo immagini.
A Napoli città, Greenpeace ha fatto un esperimento tre anni fa, coinvolgendo due condomini in un progetto dimostrativo di raccolta differenziata e in pochi giorni è stato superato il 70% di separazione dei rifiuti. “Davanti a un progetto partecipato e credibile, anche noi sappiamo rispondere con impegno, perché Napoli non è solo la città dei blocchi stradali e dei cassonetti in fiamme” ha detto Fabrizio Pisani, uno dei cittadini coinvolti. E così, sacchetti di diversi colori, bidoncini per la frazione organica e cassonetti condominiali per gli altri materiali hanno fatto il loro ingresso nelle case.
Nella Napoli dell'emergenza permanente, dell'esercito schierato di fronte alle telecamere dei telegiornali, l'iniziativa è servita a dimostrare che, se correttamente informati, gli abitanti di questa città possono separare i rifiuti con impegno ed efficacia, in tempi record. L'importante è restituire ai napoletani un po' di fiducia e fare sul serio. Gli spot televisivi non servono a nessuno.
Gabriele Salari
a cura di Elisa Chiari