Ferragosto, vai con la caprese

Da sempre uno dei piatti estivi più amati dagli italiani, la caprese piace ora anche di più, visto che la mozzarella si conferma il numero uno tra i formaggi freschi: secondo l' Eurisko viene acquistata dal 98,84% delle famiglie italiane.

Questo formaggio a pasta filata nelle sue tante tipologie si identifica così profondamente con la nostra gastronomia da essere diventato in tutto il mondo sinonimo dell’Italia a tavola. Il successo globale della mozzarella, infatti, non conosce crisi: ormai quasi il 18% della produzione nazionale di mozzarelle viene venduto sui mercati esteri dei cinque continenti. Secondo i dati ufficiali Assolatte, nel 2010 l’export italiano di mozzarelle e di altri grandi formaggi freschi della tradizione italiana è cresciuto del 10% in volume, superando le 100.000 tonnellate.

Per fare una buona caprese servono dei pomodori freschi - ora siamo in piena stagione - e poi qualche foglia di basilico, ma anche la rucola o la menta vanno benissimo. Nelle isole, Sicilia in testa, si impiega molto anche il profumatissimo origano, a ognuno la sua caprese, purché rigorosamente tricolore. Considerata spesso un antipasto è in realtà un piatto unico dal punto di vista nutrizionale.

Un'alternativa alla mozzarella può essere rappresentata anche dalla crescenza, un formaggio di origine lombarda, proposto ormai in diverse varianti, da quella più compatto a quella più cremosa, da quella più saporita a quella più dolce.

Così la crescenza è diventata uno dei formaggi italiani più graditi e consumati. Secondo Gfk Eurisko, infatti, in un solo anno, il consumo è aumentato di 700.000 unità, portando la crescenza ad essere amata dal 78% degli italiani. Un semplice piatto come la caprese può acquistare molto dal modo con cui viene presentato a tavola e, naturalmente, dalla materia prima scelta.

Un buon pomodoro maturo al punto giusto e una mozzarella fresca dunque, ma anche un filo di olio extravergine d'oliva di qualità e una spruzzata di sale e pepe. Si abbinano bene anche le nostre olive, da quelle taggiasche della Liguria alle olive di Gaeta, oppure i capperi o meglio ancora i fiori dei capperi che provengono dalle isole