30/09/2011
Tra i 15 e i 54 anni, le donne consumano il 20-30% di farmaci in più degli uomini
Il prolungamento della vita media in italia porta con sè anche un aumento delle malattie cronico-degenerative e un aumento nel consumo di farmaci. E le donne, per maggiore longevità e per motivi di ordine culturale, sono le prime a chiedere risposte più efficaci ai problemi di salute emergenti. In primo luogo, sono le prime ad aver bisogno e a utilizzare le residenze per anziani, con un tasso del 25,82 per mille rispetto all'11,1 per mille degli uomini.
Studi recenti dimostrano inoltre che le donne sono le principali consumatrici di farmaci. In particolare, nella fascia compresa tra i 15 e i 54 anni ne usano il 20-30% in più, che diventa il 40% quando si parla di integratori alimentari. Per il progressivo invecchiamento della popolazione, negli ultimi dieci anni il consumo di farmaci è aumentato nel suo complesso, e in particolare per il trattamento di patologie dell'apparato cardiovascolare, gastrointestinale e oncologiche. Nel 2009 quasi il 40 per cento della popolazione italiana ha fatto uso di farmaci.
Quanto all'atteggiamento degli italiani verso il Sistema sanitario nazionale, il 17,2% in entrambi i sessi si è dichiarato "insoddisfatto", il 43,5% degli uomini e il 43,2% delle donne invece "soddisfatto", mentre sono risultati "molto soddisfatti" il 34,1% degli uomini e il 34% delle donne. Quest'ultimo dato aumenta con l'aumentare dell'età. Ha commentato Roberta Siliquini, professore ordinario di Igiene all'università di Torino e membro dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane (che ha collaborato al "Libro bianco": "In linea generale emerge fra gli italiani un generale apprezzamento verso il nostro Sistema sanitario e l'adeguatezza delle prestazioni offerte. Soddisfazione maggiormente percepibile al Nord, con valori superiori alla media nazionale, rispetto al Sud", mentre al Centro si registra una situazione intermedia.
Rosanna Biffi