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Connaught, l'hotel della Francia libera

L'hotel Connaught di Londra.
L'hotel Connaught di Londra.


CONNAUGHT HOTEL, Carlos Place, Londra

"Paris outragée, Paris brisée, mais Paris liberée" (Parigi oltraggiata, Parigi distrutta, ma Parigi libera). La scritta campeggia su un monumento all'uscita della fermata di metrò Champs Elysées Clemenceau a Parigi. Ritto sul piedistallo, lui, il gigante. Charles De Gaulle, il generale che ebbe con la sua nazione una lunga, profonda e spesso sofferta storia d'amore. Quelle parole furono pronunciate il 25 agosto del 1944, quando la capitale francese fu libera dal giogo nazista. E questa ritrovata libertà, fu il debito che per generazioni la Francia contrasse col generale, eletto ben due volte Presidente de la République fino alla sconfitta del 1969, quando i tumulti della nuova generazione, figlia del Maggio francese, decisero che il tempo del generale era arrivato al tramonto.

Questo non impedí a Pompidou, nel 1970, quando De Gaulle si spense nella sua abitazione a Colombey Les Deux Eglises, di annunciare: "Il generale De Gaulle é morto. La Francia é vedova". E se ci fu un tempo in cui l'eroe di guerra fu innamorato della Francia, fu sicuramente durante il suo esilio a Londra, quando il maresciallo Pétain, consegnò il Paese in mano ai Tedeschi. Il quartier generale della Francia libera venne cosí creato nella capitale inglese, nei quartieri di Soho e Mayfair. Se gli uffici della Resistenza si installarono da quelle parti, c'era una ragione precisa. I bombardamenti tedeschi con le loro micidiali piogge di V2 avevano come bersaglio soprattutto l'East End e i docks, al fine di distruggere le fabbriche e i cantieri, mentre la parte ovest della città, quella di Mayfair, appunto, venne lasciata piú tranquilla.

La lounge storica dell'hotel nel cuore londinese di Mayfair.
La lounge storica dell'hotel nel cuore londinese di Mayfair.

Il 18 giugno del 1940 il generale, dalle frequenze di Radio Londra della BBC, chiamò i compatrioti alla Resistenza. Dopo lo storico appello, é probabile che De Gaulle andò a riposarsi e a meditare le prossime mosse all'hotel Connaught, nel cuore di Mayfair. Nel periodo in cui fu capo e regista delle azioni della Francia libera, questo magnifico hotel in stile vittoriano, con la sua facciata in mattoni rossi, fu uno dei suoi indirizzi londinesi. Ci abitò per mesi, qui incontrò più volte Churchill, altro gigante. I due avevano caratteri troppo forti per andare d'accordo, e troppo forti per non rispettarsi a vicenda. Come é risaputo, la loro intesa fu fondamentale agli esiti della Seconda Guerra Mondiale.

Spesso litigarono furiosamente, come quando la Royal Navy, a Orano in Algeria, fece fuoco sulla marina francese, colpevole di non voler stare ai comandi dei britannici che volevano sottrarre la flotta d'oltralpe alle grinfie dei Tedeschi. Milleduecento marinai morirono in quell'attacco. Li possiamo immaginare, Churchill e De Gaulle, la tensione a fior di pelle, misurarsi a vicenda al bar del Connaught, tra le boiseries di mogano, gli stucchi e le tende damascate, muti testimoni di discorsi capaci di cambiare il mondo. E possiamo anche immaginare la loro esultazione, quando nel '44, Radio Londra annunciava ai Francesi, attraverso una poesia di Prévert, che il D-Day stava per avere inizio. Deve aver festeggiato, De Gaulle. Magari avvicinandosi al carrello degli Armagnac, dove troneggiano bottiglie di ogni annata per circa un secolo.

L'hotel deve il suo nome al terzo figlio della Regina Vittoria, il principe Arthur, primo Duca di Connaught. Lo spirito di De Gaulle aleggia ancora nelle sale, oggi splendidamente restaurate grazie al talento della designer India Mahdavi. Il generale sarebbe certamente contento nell'apprendere che dal 2008, lo chef del Connaught é francese. Si tratta di Hélène Darroze, unico chef donna ad avere ottenuto il riconoscimento di due stelle Michelin (battuta solo dalla compatriota Anne Pic, che di stelle ne ha tre). Il Connaught ospita cosí un altro gigante, questa volta ai fornelli.


La curiosità
:

All'hotel Connaught presero quartiere gli attori Audrey Hepburn e Rex Harrison, protagonisti dell'indimenticabile pellicola My Fair Lady, ispirata al Pygmalion di George Bernard Shaw. Il film fu girato a Londra nel 1964.

Pubblicato il 30 agosto 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

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Eva Morletto

Eva Morletto é da sette anni direttrice editoriale del magazine "Life Club", dedicato a viaggi e life style oltre che collaboratrice di numerose riviste. E' membro del Prix de la Villegiature, giuria internazionale impegnata a premiare i migliori resort e hotel di charme in Europa e nel mondo. E' stata corrispondente da Parigi per la televisione giapponese FUJI TV.

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