Un Referendum contro le scuole paritarie

Il 26 maggio a Bologna un Referendum per abolire i finanziamenti comunali alle scuole paritarie. Una battaglia ideologica che ignora la realtà dei fatti.

Giuseppe Colosio: «Ecco il modello lombardo»

23/05/2013
Il professore Giuseppe Colosio
Il professore Giuseppe Colosio

A dimostrazione che quella sulle paritarie non è una battaglia confessionale che riguarda solo il mondo cattolico interviene il professore Giuseppe Colosio che in quanto ex direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia conosce molto bene il sistema lombardo.
«Oggi sul milione e mezzo di studenti della Lombardia», spiega, «circa 305 mila sono iscritti a istituti paritari. Se domani, tutti, in blocco, decidessero di passare alle scuole statali lo Stato dovrebbe sborsare un miliardo e 400 milioni di euro. Oggi per l’intero sistema paritario della Lombardia lo Stato sborsa 120 milioni di euro». In pratica, il risparmio è di quasi un miliardo e 300 milioni.
«Ovviamente», continua Colosio, «risparmio per lo Stato significa un aggravio dei costi per le famiglie. Ecco perché oggi non c’è una reale libertà di scelta per chi vuole mandare i propri figli alle paritarie. E questo è anticostituzionale perché la nostra Carta tutela il principio della libertà di educazione».
Se a Bologna vincesse il fronte che vuole abolire i finanziamenti alle paritarie cosa succederebbe, professore? «Un disastro perché il Comune sarebbe costretto ad aprire molte scuole dell’infanzia con un aumento dei costi notevole. Le paritarie dovrebbero, a loro volta, triplicare le rette che molte famiglie non potrebbero a quel punto permettersi. Dal punto di vista politico, potrebbe creare un precedente a livello nazionale».

Il dibattito sulle paritarie è spia, secondo il professore, dei due grandi mali di cui soffre oggi la scuola italiana: burocratizzazione ed ideologismo. «L’istruzione», dice, ha bisogno di avere una pluralità di esperienze. Dire che la scuola debba essere solo statale è porsi fuori dalla realtà», aggiunge Colosio che evidenzia un altro aspetto non strettamente economico. «Nella nostra regione il tasso di dispersione scolastica fino a 16 anni è stato quasi azzerato», dice, «mentre quello fino al conseguimento di un diploma o una qualifica professionale ai 18 anni è stato ridotto. Un traguardo reso possibile anche dal sistema delle paritarie che con il proprio stile e la loro agilità organizzativa riescono a recuperare molti ragazzi. Non che nelle scuole statali, sia chiaro, non si lavori altrettanto bene in questo senso ma la presenza di più burocrazia e rigidità organizzative complicano non poco il lavoro dei docenti». 

Antonio Sanfrancesco

Orsola Vetri (a cura di)
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati