La rivolta delle banche

02/04/2012
(Foto: Ansa)
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Ma a fare pressione non ci sono solo i professionisti, molto peso, anzi maggiore, hanno i gruppi industriali, economici e finanziari. Una delle resistenze più forti è venuta dal mondo delle banche, toccato nel vivo dalla norma che prevedeva l’azzeramento delle commissioni per le concessioni di linee di credito, anche oltre lo sconfinamento per gli affidamenti. Questa norma, introdotta con un emendamento del Pd in Commissione Industria il 28 febbraio, ha provocato una vera e propria rivolta dei banchieri, arrivando fino alle dimissioni dell’esecutico dell’Abi in segno di protesta. È andato in scena un vero e proprio braccio di ferro durato circa un mese e che ha visto i banchieri uscire vittoriosi: venerdì scorso il Cdm le reintroduce con un decreto legge seguendo l’Ordine del giorno presentato alla Camera dalla maggioranza, leggi anche dallo stesso Pd promotore al Senato del loro azzeramento. Si torna al precedente tetto massimo dello 0,5% trimestrale per fidi e affidamenti, inserito nel Salva Italia di fine 2011. Rispetto al primo testo della riforma però viene ripristinato l’azzeramento delle commissioni sul pagamento dei carburanti con carte e bancomat sotto i cento euro. Resta poi la macchia di avere i conti correnti più costosi di tutta la Ue, secondo la Commissione europea prontamente contestata dall’Abi. La media si aggira sui 122 euro annui esclusi i 34 euro circa di bolli statali. Ma alla fine i pensionati che accreditano sul conto corrente le loro pensioni mensili di importo inferiore o uguale ai 1500 euro avranno il conto gratuito.

(Foto: Ansa)
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Nasce anche un osservatorio per l’accesso al credito, in particolare per le Pmi, che avrà facoltà di chiedere il riesame dei rifiuti nelle concessioni di prestiti da parte delle banche. Questi a gennaio sono calati del 2,1% rispetto al mese di dicembre, ma per l’Abi la sofferenza delle banche è dovuta all’erogazione di 200 miliardi in più rispetto a quanto hanno a disposizione. Gli istituti di credito si impegnano ora sia a favorire il finanziamento dei nuovi progetti sia per lo smobilizzo dei crediti vantati nei confronti della Pa dalle aziende. Vedremo. Si liberalizza poi in certa misura il mercato dei mutui che saranno portabili e rinegoziabili da una banca all’altra senza oneri aggiuntivi. Infine dovrebbe essere ripristinato, sempre tramite odg dell’Aula, il tetto dell’1,5% alle commissioni a carico degli esercenti per i pagamenti effettuati a mezzo carte.

Alessandro Micci
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