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Non ci restano che i sondaggi

Il voto di febbraio si avvicina a grandi passi, la confusione regna sotto l’italico cielo e chi vuole capirci qualcosa interroga quei moderni vaticinatori che sono i sondaggisti.
Lo ha fatto anche Famiglia Cristiana con l’Istituto Demopolis, che ha scandagliato diversi bacini di voto.
Il primo è quello degli italiani in generale. Dal campione sondato risulta che il Centrosinistra di Pier Luigi Bersani guida le preferenze con il 34,5 per cento di voti, seguito dal Centrodestra di Berlusconi, che raggiunge il 27 per cento. La lista Monti si attesta sul 15 per cento mentre il Movimento 5 Stelle di Grillo è al 16 per cento. Il gruppo Rivoluzione Civile di Ingroia attualmente raggruppa il 4,5 per cento dei consensi.

Il secondo campione sondato è quello dei cattolici praticanti, e qui gli orientamenti di voto si discostano soprattutto a proposito del nuovo partito del premier uscente Mario Monti. Se per gli italiani la sua Scelta Civica raggiunge, come detto, il 15 per cento, tra i cattolici praticanti ottiene la media del 25 per cento, dieci punti percentuali in più. Il Centrosinistra scende al 31 per cento, mentre il Centrodestra sale di mezzo punto e si stabilizza sul 27,5 per cento. Calano anche il Movimento di Grillo (10,5 per cento) e la nuova formazione del magistrato Antonio Ingroia (tre per cento). Tra gli elettori che si dichiarano credenti praticanti sono ancora tanti gli incerti: il 16 per cento. Mentre il 21 per cento dichiara che potrebbe tendenzialmente anche cambiare idea.

Intanto, chi volesse capire un po’ meglio che cosa dice la Chiesa in proposito (no, non su questi partiti, ma su cattolici e politica), fra un sondaggio e l’altro potrebbe andare a rileggersi la Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica (il testo si trova facilmente nel sito www.vatican.va). Porta la data del 24 novembre 2002 e si conclude così: “Gli orientamenti contenuti nella presenta Nota intendono illuminare uno dei più importanti aspetti dell’unità di vita del cristiano: la coerenza tra fede e vita, tra Vangelo e cultura”. Le firme sono quelle dell’allora prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, cardinale Joseph Ratzinger, e dell’allora suo segretario, Tarcisio Bertone.

Pubblicato il 07 febbraio 2013 - Commenti (1)

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Postato da fantapolitik10 il 15/02/2013 18:19

L'atteggiamento di attenzione di parte della chiesa nei confronti dei comunisti per me non è accettabile.I comunisti nel< loro modo di fare tendono ad ottenere il risultato comunque anche facendo finta di credere in cosa non credono.Loro partono da un principio inqualificabile per un cattolico:UNA BUGIA RIPETUTA PIU VOLTE DIVENTA UNA VERITA.

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