Emilia: la ricostruzione a un anno dal sisma

Un anno dopo il terremoto in Emilia: la ricostruzione procede tra mille difficoltà, ma tutti si sono rimboccati le maniche senza piangersi addosso. I racconti dai luoghi colpiti.

Il miracolo economico made in Modena

20/05/2013

La cattiva notizia è che quello del maggio scorso è stato un terremoto industriale che ha messo in ginocchio uno dei centri nevralgici della nostra economia, se pensiamo che le industrie del “cratere” producono da sole il 2 per cento del Pil.
I piccoli fanno fatica a riprendersi, si muovono con difficoltà nelle pastoie della burocrazia. A volte chiudono. Ma i grandi distretti hanno conservato il mercato e non sembrano intenzionati a delocalizzare.

A cominciare dal biomedicale di Mirandola, un giro d’affari che sfiora i 1.000 milioni di euro e occupa circa 4.500 lavoratori in una cittadina di 16 mila abitanti. Ed è questa la buona notizia. «A luglio, a due mesi dal terremoto, abbiamo superato il record storico del fatturato, più di cinque milioni di euro in un mese, e oggi stiamo quadruplicando la nostra produzione". Francesco Benatti è l’amministratore delegato della B. Braum Avitum di Mirandola.

Il sisma di maggio ha messo fuori gioco lo stabilimento, con danni strutturali di oltre sei milioni. «Siamo stati fermi solo 15 giorni, poi abbiamo ripreso nei container, spostando la produzione in un laboratorio in affitto a 40 chilometri da qui», continua, «nel frattempo abbiamo cominciato i lavori e a fine luglio siamo rientrati».
Il sito di Mirandola produce monouso per dialisi, per la nutrizione artificiale e per l’aferesi. Salvavita che non consentono di bloccare la produzione. «Anche per questo ci siamo dati da fare», spiega, «naturalmente il fatto di essere una multinazionale ci ha aiutati, ma fino a ora abbiamo pagato di tasca nostra, stiamo cominciando adesso le pratiche per accedere ai finanziamenti».

Non solo l’azienda non ha licenziato nessuno, ma ha assunto 50 persone passando da 230 a 280 dipendenti e conta di assumerne altre 40 a breve. «Nel 2013 toccheremo i 60 milioni di fatturato», spiega con orgoglio mostrando la nuova struttura, interamente realizzata in legno antisismico.
Mirandolese Doc come la moglie, che si occupa delle risorse umane, prima di entrare in azienda faceva l’agricoltore. «Non mi sognerei mai di lasciare Mirandola, anche se adesso vado nel centro storico il meno possibile, perché vedere il duomo e la chiesa di San Francesco in quello stato mi fa venire da piangere», conclude, «i nostri centri storici sembrano condannati, ci vuole qualcuno che faccia da catalizzatore e che ci coinvolga nella ricostruzione».



Anche l’aceto di Modena ha pagato un prezzo molto alto tra le macerie del terremoto. «Abbiamo perso più di 100 mila litri di prodotto», spiega Andrea Bombarda, responsabile vendite dell’azienda di famiglia, la Acetum di Cavezzo, leader nella produzione del balsamico di Modena e dell’ancora più prezioso tradizionale coi suoi 70 milioni di euro annui di fatturato. Hanno fatto il giro del mondo le immagini dell’autocisterna sventrata dalle scosse.

«Prima del 29 maggio avevamo tre stabilimenti, dopo ce n’è rimasto solo uno, e in pessime condizioni». Persa completamente la cantina storica di Motta, dove sono tuttora bloccate botti centenarie che da sole valgono decine di migliaia di euro. «Abbiamo imbottigliato sotto le tende mentre sistemavamo lo stabilimento di Cavezzo, lavorando anche il sabato e la domenica, poi abbiamo trasferito qui la produzione e la cantina». I danni calcolati ammontano a 12 milioni di euro, ma le spedizioni in tutto il mondo non si sono mai fermate e in agosto hanno raggiunto il record di fatturato assumendo altri cinque dipendenti.

«Anche noi fino a questo momento abbiamo pagato di tasca nostra, non potevamo certo aspettare gli aiuti», conclude, «nella tragedia dobbiamo ringraziare perché non abbiamo avuto feriti e non abbiamo perso né il lavoro né il mercato. È stato un miracolo».


Simonetta Pagnotti

Simonetta Pagnotti
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati