Servizio civile, compleanno amaro

Il 6 marzo ha compiuto 11 anni. Le casse sono vuote, si rischia la fine, ma con l'equivalente di due aerei F35 partirebbero 50.000 giovani. Il 20 marzo un convegno, sognando la riforma.

Si muove il ministro, convegno sulla riforma

17/03/2012
Foto Agf.
Foto Agf.

Il 6 marzo, il servizio civile volontario ha compiuto undici anni, l'ha fatto tra mille acciacchi e pene; martedì 20 potrebbe cominciare un percorso che gli permetta di riprendere quota. La ricorrenza è scivolata via senza tanti brindisi e applausi. In verità, c'è poco da festeggiare. E' un compleanno triste, in tempo di crisi, con tante preoccupazioni per il futuro e appena qualche timido segnale positivo. Molti sono convinti che queste undici candeline da spegnere siano le ultime, metafora di un'istituzione già ridotta a lumicino e prossima a esaurirsi del tutto. Ma c'è anche chi si ostina a sperare. Da metà marzo è attiva la Campagna "Sos, io sostengo il servizio civile nazionale" promossa dalla rappresentanza dei volontari in servizio (http://www.facebook.com/iosostengoilserviziocivile)


Il 20 marzo, a Roma, si terrà una tavola rotonda dal titolo eloquente: "Quale riforma per il servizio civile nazionale: Proposte a confronto". All'incontro, voluto dal ministro Andrea Riccardi, che ha ricevuto dal presidente Monti la delega in materia, parteciperanno politici, ma anche associazioni ed enti attivi nel volontariato. Sarà un'occasione per fare il punto su una realtà sotto scacco, che da troppo tempo aspetta di essere rilanciata. Recentemente, proprio nell'anniversario della legge 64/2001, quella che ha inaugurato una nuova figura di volontario, sostituendo le precedenti norme sull'obiezione di coscienza, il ministro Riccardi si è impegnato a salvare il servizio civile dal baratro.

«Pur nella consapevolezza dell'attuale situazione economica del Paese e del conseguente atteggiamento di rigore che deve presiedere ad ogni decisione di carattere finanziario – ha affermato il ministro - ritengo sia importante continuare a sostenere l'Ufficio nazionale per il servizio civile. In un mondo in cui si restringono sempre più gli spazi della gratuità, credo che occorra continuare a offrire questo prezioso supporto alla formazione civica, culturale e professionale dei giovani, orientata a vivere la solidarietà e la coesione sociale».

Il ministro Andrea Riccardi, che ha  anche la delega riguardante il servizio civile volontariario. Foto di Maurizio Degl'Innocenti/Ansa.
Il ministro Andrea Riccardi, che ha anche la delega riguardante il servizio civile volontariario. Foto di Maurizio Degl'Innocenti/Ansa.

Sono parole che aprono alla speranza, ma che purtroppo devono scontrarsi con una realtà dura. Da tempo il servizio civile boccheggia per mancanza di sostegno economico e il 2012 si è aperto in un clima a dir poco burrascoso. A gennaio una sentenza del tribunale di Milano, relativa al ricorso per discriminazione presentato da uno studente straniero, ha paralizzato per settimane le partenze di 18.000 ragazzi.

E proprio quando, raggiunto un accordo, la macchina sembrava essersi rimessa in moto, ecco un nuovo stop: i fondi per il 2012 e per il 2013 serviranno appena a pagare i volontari attualmente in servizio. Come ha ammesso lo stesso ministro Riccardi, non ci sono risorse per un nuovo bando e i giovani del 2012 potrebbero essere gli ultimi testimoni di una 'specie' estinta. Tutt'al più si parla di un mini-bando da 5.000 posti: una soluzione di emergenza che però lascia perplessi gli enti beneficiari. Considerando che ogni anno vengono richiesti circa 60.000 volontari, gli enti si troverebbero a fare un lavoro di progettazione imponente e dispendioso, a fronte di un ritorno minimo.


Qualcuno si domanda se il gioco valga ancora la candela. «Per tutto il 2012, alla voce "servizio civile" sono stati messi in bilancio 68 milioni di euro, mentre le spese militari ammontano a 23 miliardi di euro; altri 12 miliardi di euro serviranno da qui in poi a comprare i tanto discussi cacciabombardieri F35. Rinunciando a due di questi aerei sarebbe stato possibile avviare al servizio civile 50.000 ragazzi. Invece il prossimo anno non partirà nemmeno un giovane. Scelte del genere sono il segno di uno Stato miope». Non usa mezzi termini Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione obiettori non violenti e portavoce della Campagna "Taglia le ali alle armi, no agli F35". «Anche gli annunciati ridimensionamenti delle spese militari sono in realtà fumo negli occhi: si tratta di artifici contabili per cui i soldi risparmiati con la riduzione del personale, tanto quello militare quanto quello civile impiegato dalla Difesa, verranno usati per acquistare nuovi sistemi d'arma. Il taglio di 41 F35, infine, è una buona trovata pubblicitaria dell'ammiraglio-ministro. Nelle stesse ore in cui Giampaolo Di Paola rendeva noto che la commessa sarebbe passata da 131 a 90 aerei, la Lockheed Martin s'affrettava a dire che il costo già astronomico di ogni singolo cacciabombardiere (180 milioni di dollari secondo l'agenzia di stampa Reuters) è destinato a impennarsi ulteriormente. Dunque se è vero che con una mano si toglie qualcosa è altresì vero che con l'altra si è costretti a lasciar giù molto di più.  Chiediamo al ministro Riccardi di fare pressioni perché si cambi davvero rotta». I tempi stringono, ci avviamo verso la fine della legislatura e c'è un rischio: «Bloccare il servizio per un anno significa in realtà dargli il colpo di grazia, facendolo morire del tutto».

 L'Unsc (Ufficio Nazionale Servizio Civile) sta cercando di scongiurare questo pericolo scaglionando al massimo le partenze degli ultimi volontari, così da tenere la macchina accesa, seppur con i motori al minimo. Ma è una strategia che non può proseguire a oltranza.

Lorenzo Montanaro
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da folgore il 18/03/2012 22:57

«Bisognerebbe sperimentare la difesa alternativa con l'Onu – scrive lo studioso – Perché cercare soluzioni provinciali, quando da più di mezzo secolo l'Onu ha fatto esperienza di tutte le situazioni conflittuali nel mondo, dove ha portato un'autorevole proposta per la pace, anche senza armi?». Mi scusi, ma non è che saremmo difesi come lo furono a Srebrenica ove i caschi blu presenti, appartenenti al contingente UNPROFOR, nulla poterono per prevenire il massacro?

Articoli correlati

"Il Governo uccide il Terzo Settore"

“Questo Governo tende a pensare che l’Italia possa rimettersi in sesto solo se si punta sullo Stato e sul mercato. Un mercato efficiente (con le liberalizzazioni e le privatizzazioni) e uno Stato...

Francesco Anfossi

Il crepuscolo del servizio civile

Festeggia dieci anni di vita, ma ha il fiato corto. Il servizio civile in Italia è disciplinato dalla legge 64, del 6 marzo 2001; risponde a una serie di bisogni in netta crescita, vista la crisi...

A cura di Alberto Chiara

Servizio civile, bene da difendere

Il Servizio civile nazionale è un’istituzione recente: nasce nel 2001 ed entra in vigore pienamente nel 2006. In Europa lo hanno solo Francia e Germania. Si tratta di un’esperienza volontaria di...

Andrea Riccardi

«Servizio civile, nessun funerale»

«Siamo qui non per celebrare un funerale, ma per porci il problema di come continuare e per porre le basi di un confronto sul servizio civile nazionale». Il ministro Andrea Riccardi, che ha la...

Lorenzo Montanaro

I rimborsi elettorali? Al servizio civile

Dovrebbero essere 100 milioni di euro, ma potrebbero essere anche molti di più. A meno che il Parlamento decida diversamente, a luglio i partiti riceveranno una nuova tranche di rimborsi...

Lorenzo Montanaro

Riccardi: bene Acli su servizio civile

Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e per l’integrazione accoglie positivamente la proposta delle Acli di spostare i finanziamenti dai partiti al suo ministero, al...

Annachiara Valle

Servizio civile, arrivano i fondi

Arrivano 50 milioni di euro per rifinanziare il servizio civile nazionale. Lo ha annunciato il ministro Andrea Riccardi, che ha la delega in materia. Dopo anni di tagli sistematici, che avevano...

Lorenzo Montanaro

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati