13/04/2012
Santo Padre,
a titolo personale e a nome dei miei confratelli dell’Abbazia benedettina dei S.S. Pietro e Andrea di Novalesa (Torino), desidero esprimerle i più sentiti auguri per il suo prossimo ottantacinquesimo compleanno. Lo farò ricorrendo alla Regola del Santo di cui Ella ha voluto assumere il nome.
«Quaerens Dominus in multitudine populi… operarium suum» (Prologo, 14). Il Signore ha scelto Lei per condurre la Chiesa in questo inizio del terzo millennio. La consapevolezza del divino mandato, con la grazia e il pegno di assistenza che esso comporta, sia continua fonte di fiducia e di forza nell’adempimento del suo alto ministero.
«Ex caritate confidens de adiutorio Dei oboediat» (LXVIII, 5). Queste parole, riferite al monaco che nell’obbedienza incontra pesanti difficoltà, bene esprimono le disposizioni interiori di colui che vuole obbedire a Dio fino in fondo: la carità e la fiducia nell’aiuto di Dio. Che siano anche per Lei, così sovente attorniato da problemi e contrarietà, le costanti compagne di viaggio.
«… ut dum bene ministraverit, audiat a Domino quod servus bonus qui erogavit triticum conservis suis in tempore suo: Amen dico vobis, ait, super omnia bona sua constituit eum» (LXIV, 21-22). All’abate fedele al suo servizio san Benedetto prospetta la ricompensa eterna. La tensione alla comunione senza fine col Signore la sostenga sempre e sia pegno di merces multa al cospetto della beata e beatificante Trinità.
P. Paolo Maria Gionta o.s.b.