05/04/2012
L'on. Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita italiano.
Santo Padre,
in occasione del Suo genetliaco desidero esprimeLe il mio augurio insieme a tutti gli associati e simpatizzanti del Movimento per la vita italiano. Vogliamo anche ringraziarLa per la vicinanza di cui Lei ci ha sempre fatto dono. Non possiamo dimenticare l’udienza che Lei ci concesse nell’Aula delle Benedizioni il 12 maggio 2008. Del resto le Sue parole sono state una nostra guida ed uno stimolo ad aumentare l’impegno nel servizio alla vita umana. Particolarmente memorabile è il discorso che Lei ci rivolse, il 18 dicembre 1987, concludendo un seminario su “Il diritto alla vita e l’Europa”. La Sua riflessione su Gesù, già vittima di oltraggi di ogni genere, mostrato da Pilato alla folla, ci ha accompagnato costantemente in migliaia di dibattiti. Lei ci disse che fu proprio Pilato, pagano, a dire al mondo la verità sull’uomo accompagnando il gesto con le parole “Ecce homo”. Abbiamo più volte sottoposto quel Suo testo alla riflessione dei giovani studenti italiani delle scuole medie superiori e delle università mediante un Concorso promosso a partire dal 1987. Nel corso di 25 anni i vincitori sono stati quasi 8000. Essi saranno invitati ad una grande manifestazione che si svolgerà nell’Aula Paolo VI nella Città del Vaticano il 20 maggio p.v. In tale occasione saranno proclamati i 300 vincitori dell’ultimo Concorso , il 25°, che ha come titolo “L’Europa di domani è nelle vostre mani” che è l’invito che il Suo beato predecessore, Giovanni Paolo II, rivolse ai giovani in quel medesimo convegno in cui Ella, ci propose il mistero della dignità umana con la meditazione sulle parole “Ecce Homo” .
Il filo di questi pensieri rende il nostro augurio e il nostro ringraziamento particolarmente affettuosi, grati, gioiosi. Vogliamo assicurarLe un nostro ancora più grande impegno a servizio della vita umana, sia sul piano culturale, sia sul terreno della solidarietà concreta, verso le maternità difficili o non desiderate.
Riceva, Santità, l’espressione di questi sentimenti anche come segno di affetto filiale.
On.le Carlo Casini