Festival Biblico, a maggio si riparte

Un appuntamento ricco e da non perdere. Vi proponiamo la recente presentazione della manifestazione al pubblico a cura del presidente del Festival, monsignor Roberto Tommasi.

03/02/2012

Il Festival Biblico si avvia alla sua ottava edizione e rinnova la scommessa sulle Sacre Scritture quale libro di fede e di vita, grande codice culturale dell'occi­dente e proposta di umanità piena per ciascuno e per tutti. La nuova edizione avrà per titolo «“Perché avete paura?” (Mc 4,40) La speran­za dalle Scritture» e si svolge­rà dal 18 al 27 maggio 2012 con la fortunata for­mula di ac­costamento multiforme alla Bib­bia. Il tema è in continuità con quello della scorsa edizione, «Di generazione in generazione»: «si può infatti pen­sare che il futuro dell'umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza» (Gaudium et spes, 31).

In un epoca in cui si era in­genuamente sogna­to che la forza della ragione dissolvesse ogni tenebra (cf M. Horkheimer, T. W. Adorno, Dia­lettica dell'illu­minismo, Torino 1995) si fanno ina­spettatamente vive negli o­rizzonti di tanta gente paure solo poco tempo fa inaspettate. Per vincerle non basta narrarle: occorre chiedercene il perché. Questo significa introdurci in un pensare la condi­zione umana che mostri come per l'uomo – intreccio di grandezza e mise­ria (cf B. Pascal), di sé e di altro (cf P. Ricoeur) – l'e­mozione che chiamiamo paura abbia senso e diventi vitale e non paraliz­zante se rapportata alla capacità di sperare di una speranza insieme timida e affidabile (P. Ricoeur, Storia e verità, Lungro 1991). In un momento di for­ti difficoltà e incertezze ci sembra che puntare sulla risorsa della speranza e della speranza cristiana, che non è inge­nuità, ideologia a buon mercato o superstizione, ma forza propulsiva di vita e di re­sponsabilità che na­sce dalla morte e resurrezione di Cristo, significhi atti­vare una ri­sorsa importante per la vita dei singoli e della società complessa in cui vi­viamo.

L'avvicinamento al Festival sarà scandito – tra marzo e maggio - da alcune tappe (anteprime) che intendono in­trodurre al tema e all'evento. La presentazione dei risvolti e dei contenuti della manifestazione 2012 alla stampa e alla cittadinan­za è previ­sta per il 21 marzo, in un'anteprima di poesia, musica e medi­tazione con la presenza di pa­dre Ermes Ronchi, teologo e poeta ser­vitano. Dal 18 al 20 maggio  il festival proporrà  momenti significativi  in diversi centri della diocesi e della provincia beriche: Arzignano-Chiampo, Bassano del Grap­pa, Dueville, Lonigo, Marola, Montec­chio Maggiore, Piazzola sul Brenta, Schio, Val­dagno-Brogliano. Dal 24 al 27 maggio, partendo dalla lectio magistralis inaugurale di Enzo Bianchi, priore di Bose, il Festival si concentrerà a Vicenza, dove è assicurata la presenza di un folto gruppo di ospiti di livello nazionale e internazionale.

Anche nella prossima edizione il Festival biblico declinerà il suo tema attraverso alcuni percorsi fonda­mentali intrecciando i quali ciascun partecipante potrà costruire il suo personale percorso. Con la novità che accanto alle tre scansioni ormai consuete prenderà il via l'interessante La linfa dell'uli­vo, percorso di aggiornamento e dibattito attorno al mondo delle terre bibliche. Avremo così quattro percorsi fondamentali.

  • Il percorso biblico e spirituale che, con l'aiuto di biblisti e studiosi di vaglia, ci aiuterà a cogliere tut­ta la ricchezza del messaggio biblico sulla paura e sulla speranza e in particolare sull'intreccio fra l'impe­gno responsabile degli uomini mortali e la promessa divina di una pienezza di vita che cono­sce la morte e in­sieme la trascende. Un tema che tocca e interpella uomini religiosi e non, perché va al cuore dell'umano.
  • Il percorso antropologico che ci porterà a riflettere sul valore fondamentale della pau­ra e della spe­ranza per la vita umana individuale e comunitaria. Particolare si­gnificato rivestirà in questo ambito l'attenzione all'educare, in particolare all'educazione delle giovani genera­zioni che rischiano di cre­scere in un clima di paure disorientanti, al senso del vivere nella consapevolezza della fragilità e della grandezza dell'esistenza umana.
  • Il percorso entro la dimensione sociale, politica ed economica che metterà in luce come il gioco di paure e di  speranza sia un grande propulsore in vista della costruzione di un mondo-della-vita più umano che ponga a base della sua consi­stenza la ricerca della giusta misura nel vivere le sue poten­zialità e dei suoi limiti.
  • Il percorso sul mondo delle terre bibliche. Propiziato e preparato dall'ufficio Pellegrinaggi della dio­cesi di Vi­cenza e reso possibile dalla sponsoriz­zazione di Petroniana – Viaggi e Turismo di Bologna – questo nuovo filone pone in essere una importante collaborazione tra la manifestazione vicentina e lo Studium biblicum franciscanum. «La linfa dell'uli­vo» è un percorso di approfondi­mento – per ora unico nel suo genere in Italia – dove at­traverso va­rie discipline (archeologia, storia, geografia, epi­grafia e simili) e con l'aiuto di studiosi e specialisti di livello mondiale, sarà possibile conoscere e comprendere meglio le terre bibliche (Tur­chia, Gre­cia, Li­bano, Israele/Palestina, Egitto, Giordania, Siria, Iran e Iraq) nella loro valenza stori­ca, geopol­itica e teologica. Si tratta di una iniziativa che porterà a Vicenza stu­diosi, cultori e opera­tori di settore da varie parti d'Ita­lia.

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