18/08/2011
Una veduta d'insieme dei 200 confessionali montati al Parque del Retiro, a Madrid (foto di Severino Marcato).
Madrid, 18 agosto. Dal nostro inviato.
La gente accetta di far coda. E nell'arco della giornata capita che debba farla spesso sia per confessarsi che per adorare. Il cuore della Gmg è una macchia bianca nell'oasi verde del Parque del Retiro, 118 ettari di natura pettinata a regola d'arte che dal 1640 colorano Madrid e la fanno respirare. Bianchi sono i 200 confessionali, bianco è il tendone dove ci si inginocchia davanti a Gesù eucarestia.
Un giovane si confessa nel Parque del Retiro, a Madrid (foto di Severino Marcato).
"Qui si comincia alle 10 e si termina alle 22", spiega una delle
coordinatrici della Festa del perdono. Che si corregge subito,
sorridendo: "Devo usare il condizionale. Dovremmo chiudere alle 22, ma
finora si è andati avanti fino alle 23 almeno per pernmettere a chi era
in coda da tanto tempo di potersi confessare". Sono previste postazioni
speciali per sordomuti e per persone costrette dall'handicap a muoversi
su carrozzelle. "Le lingue? Quella più parlata è lo spagnolo,
ovviamente, subito dopo c'è l'italiano. Quindi seguono l'inglese, il
francese, il portoghese e il tedesco. Ma abbiamo avuto anche un sacerdote che ha confessato in polacco, uno in thailandese e uno in swahili".
Confessioni al Parque del Retiro, a Madrid (foto di Severino Marcato).
L'area è delimitata dal nastro della polizia municpale che crea una
zona di rispetto dove nessuno può entrare (ma tra i confessionali sono
stati visti passare dei poliziotti a cavallo e auto delle forze
dell'ordine). Ai due lati opposti del lungo rettangolo dove sono stati
collocati i 200 confessionali ci sono due ingressi dai quali entrano i
sacerdoti che hanno dato la loro disponibilità a confessare (devono
presentare l'apposito badge che dimostra il loro essere presibiteri).
Chi vuole si confessa inginocchiato dall'altra parte di una grata; chi
lo desidera, invece, può sedersi di fronte al prete.
La Tenda dell'adorazione eucaristica, nel Parque del Retiro (foto di Severino Marcato).
A pochi passi di distanza, caratterizzata da una grande scritta (Venite adoremus) ecco la Tenda dell’adorazione, gestita dalle
Suore di Madre Teresa. “E' per eccellenza il luogo della preghiera",
dichiara Gabriel Alvarez, che coordina le attività: "Tra le 9 e le 24,
molta gente viene qui dopo essersi confessata, tanta per ritagliarsi un
momento di meditazione; non sono solo i giovani pellegrini ma anche
numerosi madrileni che vengono a passeggiare nel parco e si fermano a
pregare un poco”. Ogni tre ore si avvicendano sei suore con il compito
di animare la preghiera nelle diverse lingue. "Ciò che colpisce di più
è vedere il sorriso della gente e soprattutto tanti giovani che in
silenzio restano a pregare. Un segno che vogliono realmente radicarsi in
Cristo. Questa cosa fa sperare nel futuro”, conclude Alvarez.
L'Ostensorio si vede subito, appena entrati, posto al centro
dell'altare. L'allestimento è sobrio. C'è un Crocifisso affiancato da
un'uinica scritta "Ho sete".
Giovani pellegrini e madrileni durante l'adorazione eucaristica, nel Parque del Retiro, a Madrid (foto di Severino Marcato).
Martedì 16 agosto, inoltre, ha preso il via un'analoga iniziativa di preghiera che
coinvolge giovani e religiosi. Nella cappella del Seminario di Madrid è
partita un'initerrotta adorazione eucaristica che si protrarrà per un
totale di 121 ore. Più di 300 comunità e 40 diocesi della Spagna e di diverse parti del
mondo, rende noto l'agenzia di stampa Sir, si sono unite a questa catena di preghiera per la Gmg e per i suoi
frutti. La cappella in tutti questi giorni resterà aperta per la
preghiera e ogni ora sarà presieduta da una diocesi con il suo vescovo,
ad eccezione delle ore notturne e di quelle che coincidano con atti
presieduti Papa. Per tutto il tempo, centinaia di contemplativi
veglieranno nei loro monasteri.
Lo stesso stanno facebndo i monasteri di clausura. Più di 50 chiese della città,
inoltre, rimangono aperte tutto il giorno per le adorazioni a cura di
diversi movimenti e istituzioni ecclesiastiche.
Come ricordato dal cardinale
Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, nella messa d'apertura, il 16 agosto, “il
giovane di oggi ha bisogno di vedere Gesù Cristo nell’incontro con la
Parola e i sacramenti, e in particolare nell’Eucarestia e nel sacramento
del Perdono. Ha bisogno di vederlo e di entrare in dialogo profondo con
Lui, che ama senza chiedere niente in cambio, se non la risposta al suo
amore”.
Alberto Chiara