17/08/2011
Il cardinale Bagnasco alla Gmg
Non siate dei “vagabondi senza casa e senza terra, naufraghi della vita, che vivono alla giornata come viene, per i quali ciò che conta è quanto sta loro davanti momento per momento”. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana si è rivolto così ai giovani della Gmg questa mattina durante la catechesi in lingua italiana tenuta nella chiesa di San Giovanni della Croce a Madrid. Bagnasco ha spiegato che “non possiamo accettare che Dio venga confinato nella sfera individuale come se non avesse nulla a che fare anche con la società degli uomini, come se non c’entrasse con tutto l’uomo, sia nella sfera privata che in quella pubblica, come se non segnasse con la sua presenza ogni dimensione e ambiente”. Per questo motivo “la Chiesa non potrà mai tacere: essa ha la missione di annunciare Dio”.
Il cardinale ha risposto alla domanda se “è ancora possibile credere, immersi come siamo in una mentalità scientista e tecnologica, dove sembra che la realtà coincida solo con ciò che si può vedere e toccare, sperimentare”: “Sono domande non astratte che entrano nella carne di ciascuno, e dalle quali sempre meno potremo sfuggire vivendo in un mondo globalizzato e in una società multiculturale”. Poi, prima di celebrare la messa, Bagnasco ha risposto ad alcune domande dei ragazzi e, sollecitato su come trasmettere la fede in un “linguaggio attuale”, ha rilevato che in effetti “anche l’Europa e l’Italia sono oggi terra di missione” che aspettano i giovani. Ma ha avvertito che “prima delle parole occorre l’atteggiamento”, cioè non essere “tiepidi”, perché “se Gesù è il riferimento della tua vita, i giovani devono sapere come comunicarlo agli altri”.
Alberto Bobbio