18/07/2011
Lingue, culture, storie, tradizioni differenti, ma un'unica fede. Antica e sempre nuova. Condivisa. L'incontro internazionale organizzato per la ventiseiesima Giornata mondiale della gioventù a Madrid, in Spagna, dal 16 al 21 agosto, conferma quello che la Gmg è dai suoi esordi: una Pentecoste, l'anti-Babele. Ci si capisce anche senza capire una parola delle parlate altrui, si fraternizza senza conoscersi, ci si fida, ci si aiuta.
In Madrid si specchia il mondo. Al 12 luglio risultavano iscritti complessivamente 414.660 pellegrini. La speciale classifica vedeva in testa l'Italia con 85.972 giovani pronti a partire. Poi, ecco la Spagna (77.943), la Francia (49.407), gli Stati Uniti d'America (26.051), la Germania (15.535), il Brasile (13.315), la Polonia (12.419), il Portogallo (11.945), il Messico (7.725).
Sono rappresentati anche i punti più lontani del pianeta (sempre al 12 luglio, gli iscritti australiani erano 4.257; quelli neozelandesi 243; quelli della Nuova Caledonia 248; quelli sudafricani 1.023; i cileni 3.634). E sono inoltre rappresentati i posti più tribolati del mondo come la Siria (633 iscritti), la Libia (60), l'Iran (6), l'Irak (190), il Pakistan (3.474), l'Afghanistan (31), il Libano (1.632). Tra le Nazioni dove le comunità cristiano-cattoliche sono un'esigua minoranza spiccano la Russia, la Cina e l'Arabia Saudita, rispettivamente con 2.167, 325 e 88 iscritti.
Alberto Chiara