16/08/2011
Monsignor Beschi con i giovani bergamaschi (foto Eco di Bergamo)
Niente di preoccupante, ma solo tanto spavento al punto che anche il segretario della Conferenza Episcopale italiana, monsignor Mariano Crociata è andato a vedere come stanno i centoventi ragazzi della diocesi di Bergamo colpiti da un'infezione intestinale a Granada durante il viaggio di avvicinamento per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù a Madrid. Il primo caso si è verificato domenica mattina, vittima una ragazza, a seguire una catena di casi che sono stati affrontati immediatamente dagli organizzatori del viaggio, dalle infermiere che facevano parte della comitiva di cinquecento ragazzi, dai medici spagnoli che hanno organizzato un piccolo ospedale da campo e sono intervenuti con le medicine.
La protezione civile spagnola domenica sera ha provveduto a disinfettare i luoghi (bagni e palestre) dove hanno soggiornato i ragazzi. La notizia dell’intossicazione è stata data anche dal telegiornale nazionale spagnolo. Dice don Michele Falabretti, fra i responsabili dell'organizzazione del viaggio dei bergamaschi: «Siamo riusciti ad affrontare l'emergenza con efficacia grazie anche alla collaborazione di medici e autorità spagnole. I medici hanno individuato la causa dell'intossicazione in una partita di tramezzini che probabilmente non sono stati tenuti al riparo dal caldo torrido da parte dei fornitori». I giovani sono stati visitati dal vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, e dal segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Mariano Crociata.
Alberto Bobbio