08/08/2011
Analizza il tema scelto ("Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede", Col 2,7). Ma lascia briglia sciolti ai ricordi personali. Nel messaggio rivolto ai giovani in vista della Gmg di Madrid, Benedetto XVI attinge alla sua esperienza personale. Monsignor Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i laici (e già, a lungo, segretario particolare del cardinale Ratzinger) ricorda che "il primo riferimento autobiografico del
Santo Padre muove dall'esperienza della propria gioventù come tempo di
grande ricerca, ma anche della ricerca del grande".
Monsignor Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i laici,
Rievoca l'epoca del
regime nazista. "Questi riferimenti", osserva monsignor Clemens, "sono certamente determinati dalla
situazione politica di allora in Germania, e allo stesso tempo vediamo
che sono trasferibili alla situazione dei giovani di oggi, che, pure in
diversa modalità, fanno esperienza dell'essere 'rinchiusi' in un mondo
in cui spesso prevalgono il consumismo e le relazioni personali
d'interesse". Il secondo riferimento autobiografico si trova nel
contesto dell'esperienza della gioventù, come tempo della grandi
decisioni, quando il Papa ricorda la sua decisione di diventare sacerdote. E' il tema della vocazione. "Nelle parole del Papa si riflette l'esperienza
di tanti giovani che sanno bene che le grandi decisioni, spesso
sofferte, devono essere poi riconquistate e difese. Conosciamo tutti la
difficoltà diffusa nel nostro tempo di prendere e rimanere fedeli alle
grandi scelte, di legarsi per la durata di tutta una vita. E in
questo contesto il Papa indica le virtù e gli atteggiamenti della
fedeltà e della coerenza, della disponibilità e del servizio, come
presupposti indispensabili per una vita 'autentica', degna di questo
attributo".
In terzo luogo, sottolinea monsignor Clemens, Benedetto XVI "offre alle grandi domande
dell'età giovanile una grande risposta. Una risposta che proviene dal
profondo del suo cuore e dall'esperienza di una lunga vita. La sua
grande risposta è Dio, è la fede in Lui, è l'incontro con Gesù Cristo, il Gesù reale, non il Gesù di un'ipotesi o di una teoria
scientifica. Come base 'esistenziale' offre l'esperienza della sua
'ricerca personale del 'volto del Signore', che si è realizzata ed è
maturata in lunghi anni di studio, di preghiera e di meditazione".
Come già annunciato nella speciale dedicato alla Gmg pubblicato sul
numero 32 di Famiglia Cristiana alleghiamo il testo integrale del
messaggio del Papa.
Alberto Chiara