13/09/2012
È giusto, per difendere il made in Italy, far cessare
le campagne animaliste contro industria
della carne e pellicce?
La morale cattolica non impone alcun obbligo
né per l’alimentazione carnivora come nemmeno
per quella vegetariana. Questo,
tuttavia, non vuol dire che sia indifferente
scegliere l’una o l’altra. Una, infatti,
presuppone l’uccisione dell’animale,
l’altra no. La scelta vegetariana è una
scelta libera e consapevole, ma il messaggio
è per tutti: «perché l’animale viva
». Al di là della scelta vegetariana o
carnivora, tutti sono chiamati ad avvertire
la differenza abissale tra il mangiare carne
per necessità e l’industria della carne, fatta di
mattatoi, allevamenti intensivi, lunghi trasporti
nel patimento degli animali, quale è invalsa
nelle società cosiddette avanzate. Inoltre, la
morale cattolica, ma non solo questa, contrasta
l’uso degli animali per la produzione e il
commercio di pellicce. L’animale non è oggetto
e strumento in funzione della vanità e del
profitto economico che, anche ammesso che si
raggiunga, è ingiusto. Il made in Italy è da incoraggiare,
ma il fine buono non lo si ottiene con
modalità immorali.
Luigi Lorenzetti
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