19/07/2012
La massoneria determina le politiche di molti
Paesi. Ma non è in contrasto con le regole della
Chiesa cattolica?
La Chiesa non ha modificato
i testi di condanna della
massoneria. Vi è per esempio
l’enciclica di Leone XIII,
Humanum
genus, del 20 aprile
1884, che la condanna in modo
forte. È bene ricordare che
essa era allora in alcuni Stati
la vera nemica della Chiesa. La Congregazione
per la dottrina della fede il 26 novembre
1983 ha ribadito le condanne nella “Dichiarazione
sulla massoneria”, per rispondere a chi
chiedeva delucidazioni, notando che il nuovo
Codice di diritto canonico non ne parla in
modo esplicito.
Rimane, quindi,
il giudizio
negativo. La ragione è chiara: contiene princìpi
inconciliabili con la dottrina della Chiesa.
Non va, però, dimenticato che esiste una forma
di massoneria che utilizza mezzi anche illegali
per raggiungere il proprio scopo (vedi
la P2), e una forma ben diversa, che rappresenta
un’associazione di aiuto reciproco fra
gli aderenti, dato alla luce del sole e senza illegalità.
Per questo, in genere, si tende a parlare
della massoneria solo in certe occasioni.
Quanto all’appartenenza, è sempre difficile
fare nomi. In molti elenchi figurano anche
Pio IX e molti cardinali. Credo sia fuori luogo
fornire elenchi senza prove. Si tratta di accuse
infondate da cui è bene astenersi.
Maurilio Guasco