20/08/2012
La nostra religione invita a leggere con gli occhi della fede le
cose che vanno a buon fine, ma come leggere gli avvenimenti
che non hanno lo stesso risultato?
Rosanna
Se il senso del mondo e della storia si esaurisse nell’al di
qua del terreno e del mondano, allora avrebbero una ragione
solo gli avvenimenti che raggiungono un buon fine, laddove,
in una prospettiva più ampia e non solo immanente,
tutto ha un senso e nulla accade senza ragione, anche se apparentemente
ci pare assurdo e inspiegabile umanamente.
Se giudicassimo la vicenda di Gesù di Nazaret
su un piano meramente storico, dovremmo
concludere che essa sia stata un fallimento totale,
quale quello della morte in croce. La risurrezione
ci conduce su un altro livello di
comprensione di questa stessa esperienza, donandole
un senso e una ragione. Così è per ciascuno
di noi e per quanto accade nel mondo.
Siamo pertanto chiamati a orientare sull’evento che fonda la
nostra fede, ossia la Pasqua, le nostre interpretazioni della
storia dell’umanità e di quanto quotidianamente sperimentiamo
e apprendiamo nella nostra esistenza.