02/08/2012
Perché la Chiesa non interviene mai contro le malvagità di cui sono vittime gli animali?
L’animale non è un oggetto da usare, è un essere vivente da rispettare.
La fede in Dio creatore conduce a rispettare e amare la creazione
e tutte le creature. All’uomo e alla donna, il Creatore ha affidato il
compito di “custodire e coltivare” l’universo e quanto contiene. Nel
corso della storia, purtroppo,
l’uomo si è comportato (e si
comporta) da padrone dispotico
e irresponsabile. «Gli animali
sono creature di Dio» (Catechismo della Chiesa
Cattolica n. 2416 ). È una delle tante indiscutibili
affermazioni che conduce a comprendere
che gli animali sono esseri viventi che interpellano
la responsabilità umana. Più che intervenire
sui singoli problemi, il magistero della
Chiesa ha il compito di formare le coscienze
perché sappiano distinguere tra bene/male,
giusto/ingiusto. Molti comportamenti, dati per
normali e legittimati, sono invece incivili e barbari.
L’elenco è lungo: l’abbandono, la caccia
per sport, il divertimento di massa, la sperimentazione
cosiddetta scientifica che mutila e
uccide l’animale; l’industria della pelliccia che
serve solo alla vanità; l’industria della carne
che nulla ha a che vedere con il mangiare carne
per necessità eccetera.
Luigi Lorenzetti
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