La verità appartiene solo a noi cattolici?

11/11/2011

Mi lascia sconcertata il fatto che ancora molti, fra i quali non pochi preti, si ritengano detentori dell’unica verità, che esclude, senza mezzi termini, il convincimento di molti altri popoli sulla loro verità.
Vittoria Boe

La verità non la possiede nessuno, ma ci possiede tutti, sia pure in diversi modi e forme. In questo senso il Vero, a cui ogni uomo naturalmente e storicamente tende, non è mai esclusivo. La tentazione di renderlo tale produce l’ideologia, che procura terrore e morte.

«La verità senza carità non è Dio», sosteneva Blaise Pascal, echeggiando il famoso detto paolino secondo cui dobbiamo fare la verità nella carità. Un importante teologo del Novecento ha scritto un bel libro, intitolato La verità è sinfonica.

Siamo quindi chiamati a prenderci cura dei frammenti di verità ovunque presenti, perché nulla vada perduto, come accade nel famoso episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci e come accade nella celebrazione eucaristica, quando, dopo la comunione, si raccolgono devotamente i frammenti del pane rimasti sulla mensa.

Ricordiamo anche una famosa espressione di san Tommaso d’Aquino: «La verità da chiunque sia detta, viene dallo Spirito Santo», che è spirito di verità e libertà.

Pino Lorizio
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Postato da CAMILLO il 15/03/2012 14:15

La verita' non e' in una religione, ma è una persona CRISTO GESU' IL SIGNORE. In quanto a false dottrine la chiesa cattolica è la madre di tutte le eresie.

Postato da giusgott il 18/02/2012 19:33

2000 anni fa in Palestina c'erano Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e Gesù non ha sprecato neanche un secondo per spiegare che i loro Dei non esistevano. Al di fuori del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e mi dispiace per quelli che si ostinano in sterili ricerche, non c'è assolutamente nulla.

Postato da Oddo Filippo il 07/01/2012 22:43

Mi spiace ma il mio pc si è bloccato mentre inviavo il mio commento......" Lei credeva nell'Amore e se Dio è amore e fortemente la mia cara mamma diceva di si, allora credeva in Lui e gli dedicava la vita ".

Postato da Oddo Filippo il 07/01/2012 22:35

Al discorso sulla " Verità " che per alcuni è solo dei cattolici e alle precisazioni del Teologo, vorrei aggiungere qualcosa che forse non si collega ma che mi è rimasta in mente. Ricordo che il Cardinale C.M.Martini e credo anche Padre Turoldo affermavano che non esiste Fede senza dubbi, ed anzi che LA FEDE MAGGIORENNE E' QUELLA CHE SI PONE DUBBI. Mia madre alle quale chiesi, da ragazzo, perchè credeva mi rispose che per lei l'Amore è la base detutto e che se Dio è amore ed allora

Postato da tonino2012 il 04/01/2012 15:39

Il Teologo se l´é svignata. Ha scelto la piazza invece del Vero, fgacendo male al cattolicesimo e ai cattolici veri. La veritá sta in tutto, é vero, ma il teologo doveva distinguere tra veritá parziale e veritá totale. Questa distinzione era basica nei Padri della Chiesa, a cominciare da GIUSTINO nel 100 d.C. Dicevano che nei filosofi greci e in Platone c´era parte della Veritá e sementi di Veritá, ma la Veritá Total é quella che si é incarnata nel Verbo Totale adorato nella Chiesa Cattolica. Se la chiesa cattolica non ha la veritá totale rivelata dal Dio-Cristo, quale differenza fa, allora, passare dal cattolicesimo a qualsiasi altra religione? Quale sarebbe la rticchezza e il vantagigio di essere cattolico?

Postato da Victoria il 03/12/2011 12:45

Mi sembra ottima la risposta del teologo. In ogni religione ci sono semi di verità, a mio avviso, ed essere convinti che quella cattolica abbia l'esclusiva della verità, è da ingenui e--mi si permetta-- da presuntuosi. Il nostro Dio è il Dio di tutti gli uomini e non fa differenze tra cristiani, musulmani, ebrei, buddisti e via dicendo. Se le facesse, sarebbe ingiusto; il che non è. Egli è il Padre di tutti. Certo, il cristianesimo ha una particolarità straordinaria che non tutti conoscono ancora o che non riescono ad afferrare o ad accettare. Gesù Cristo è Dio che si è fatto vicino all'uomo assumendone la natura per ridurre le distanze fra la Trascendenza e la creatura umana, per immenso amore verso la sua creatura privilegiata, verso l'uomo "piccolo" e fragilissimo. Questo Amore, che ha riscattato il peccato dell' uomo di ogni tempo morendo sulla croce, è quasi inimmaginabile. Perciò forse il cristianesimo tarda a diffondersi. In ogni modo anche le altre religioni si nutrono di verità che stanno nel cuore di Dio. Questo dobbiamo riuscire a vedere senza intransigenza, e soprattutto dobbiamo capire che la Verità è presente laddove c'è l' amore per il prossimo, in qualunque parte del mondo ci troviamo e quale che sia la religione professata.

Postato da METAFISICO il 22/11/2011 22:50

Che cos'è la verità? È la domanda rivolta a Gesù da Ponzio Pilato, il quale tuttavia non attende la risposta e se ne va. "Quid est veritas?" Proviamo ad anagrammare la domanda e troviamo una risposta sorprendente: "Est vir qui adest" ("È colui che ti sta di fronte"). Ossia, Ponzio Pilato - e come lui, ogni persona umana - ha di fronte a sé la Verità : Gesù Cristo, il Verbum, il Logos, la Verità.

Postato da Salvatore Giovanni il 18/11/2011 13:03

Non risulta veritiero quanto dichiarato dal Teologo Lorizio, perchè proprio Benedetto XVI ha spesso rimarcato che la "salvezza" appartiene solo a chi è cattolico (.) Cosa facciamo, neghiamo il monopolio della fede di cui il Vaticano si reputa detentore? La "Verità" non è una dottrina nè una religione ma è Cristo (Gv. 14,6), ragion per cui si può essere salvati, si accede in cileo e si possiede la vita eterna esclusivamente "acetando2 Gesù come personale Salvatore (Gv. 3,16)! Se la lettrice esaminasse i vangeli, scoprirebbe tante note stonate fra gli insegnamenti del papato e quelli del Signore, sì da farla necessariamente "dissociare" dai dogmi inventati di sana pianta dal clero romano. Chi scrive proviene dal contesto del RnS cattolico, ma è un credente "rinato" che vive una fede operante ed energica del tutto distaccata dai condizionamenti cattolici (processioni, culti, santi, beati, madonne, reliquie etc.).

Postato da calimero il 18/11/2011 11:35

Io mi chiedo spesso che cosa sia la verità, dato che viene quasi sempre riferita alla trascendenza. Per un non credente (a qualunque religione, cos'è la verità?

Postato da scrpla il 16/11/2011 20:33

molto buona la domanda,molto meno la rispostabisogna fare di piu

Postato da CZAR il 16/11/2011 18:06

Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Gv 14.6). Ecco, pensare che queste parole di Gesù non siano rivolte a tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutte le fedi io credo che sia quanto meno blasfemo.

Postato da Andrea Annibale il 11/11/2011 18:13

Penso che il cristiano debba fare uno sforzo per “uscire da sé stesso” e vedere il cristianesimo con gli occhi del non cristiano, credente in un'altra religione o semplicemente agnostico, ateo. Il cristianesimo appare quindi, in tal modo, come una buona prassi sociale, utile per portare la pace fra gli uomini e per fare il bene in generale. Il rifiuto del manicheismo porta a vedere una gradazione precisa tra una verità maggiore e una verità minore anziché una contrapposizione tra vero e falso. Per il credente (torniamo appunto ad un punto di vista prettamente di fede) nella scala delle verità c’è una verità più sublime delle altre, quella che si è rivelata in Gesù Cristo. A fianco ad una libertà di non essere cristiani, c’è la libertà di essere cristiani, per cui si è fortunatamente parlato di un ritorno al cristianesimo delle origini. Facebook: Andrea Annibale Chiodi; Twitter: @AAnnibale.

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