Annibale C.
La masturbazione è uno dei frutti perversi che nascono dall’albero della lussuria,
cioè da quella inclinazione permanente e radicata che spinge la persona a
comportamenti contro la castità. Si pecca contro la castità con la masturbazione,
ma anche con pensieri, sguardi, atti, da soli o con altri, con uomini o con donne,
con donne sposate o nubili, da ragazzi, da adulti... Il vizio della lussuria apre un
orizzonte di male estesissimo che immerge la persona in piaceri che offendono la
dignità dell’essere umano e ottundono lo spirito. La masturbazione può essere legata
a tempi o a situazioni particolari di vita, e può scomparire con
il cambiamento di queste situazioni. È un peccato oggettivamente
grave, ma può avere delle attenuanti in forza delle circostanze in
cui si verifica, fino al punto di ridurne al minimo la colpevolezza
morale (cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2352).