24/07/2012
Possono le donne essere lettori e accoliti
“istituiti”?
Lettera firmata
A prescindere dal più ampio dibattito sul ruolo
della donna nella Chiesa e sulla sua esclusione
dai ministeri ordinati,
è incontestabile che
anche la ministerialità liturgica inferiore è fortemente
segnata dalla presenza maschile. Nel corso
del Medioevo tutti i servizi liturgici laici (lettori e accoliti in
particolare) furono clericalizzati, anzi, divennero semplici passaggi
rituali per diventare preti. Persino i fanciulli che “servivano”
la Messa furono chiamati impropriamente chierichetti
(piccoli chierici! Oggi ministranti). Paolo VI nel 1972 volle restituire
al
lettore e all’
accolito la sua originaria laicità, ma condizionato
dalla tradizione precedente riservò l’istituzione ai soli
uomini. Tuttavia, questi
due servizi possono essere compiuti
“di fatto” anche da donne. Esse possono essere ministri straordinari
della comunione, servire all’altare e leggere all’ambone.
«I compiti liturgici che non sono propri del sacerdote e del
diacono possono essere affidati, con la benedizione liturgica o
con incarico temporaneo, anche a laici idonei» senza limitazioni
riguardo al sesso (cfr Messale Romano, 107).
Silvano Sirboni