Giovanni Battista B. - Alfianello (Bs)
Il farsi carne del Verbo comporta il suo inserirsi
nella storia, ossia nello spazio e nel tempo,
assumendo non solo la natura umana, ma
una condizione umana ben determinata. Pertanto
ci si potrebbe chiedere non solo perché
si è fatto uomo e non donna, ma anche perché
si sia incarnato in quel periodo piuttosto che
in un altro, ebreo piuttosto che greco o americano
o europeo.
D’altra parte la domanda rimarrebbe
se il Verbo incarnato fosse stato una
donna e diventerebbe: perché non si è
fatto maschio? Il che ci porta a concludere
che la scelta di Dio di affidare la forma
umana del Verbo al genere maschile
non comporta alcun disprezzo per l’altro
genere, come il suo farsi ebreo non
significa alcuna discriminazione di altre
appartenenze etniche o culturali.