16/09/2012
Può un parroco rifiutarsi di tenere a battesimo un bimbo nel periodo scelto dai
genitori per motivi “organizzativi” o di “esubero”?
Fabrizio A.
«In caso di urgente necessità» è sempre possibile battezzare i
bambini per esprimere il dono di quella salvezza che precede
la nostra risposta e di cui la Chiesa si fa interprete premurosa.
Diversamente dalla prassi invalsa quando la mortalità infantile
era assai diffusa, oggi la Chiesa, pur consigliando di battezzare
i bambini «al più presto» (can. 867), propone un tempo di
preparazione per genitori e padrini. Inoltre, per meglio evidenziare
come il battesimo renda membri della grande famiglia
della Chiesa, le norme prevedono che questo sacramento sia preferibilmente
celebrato di domenica, Pasqua settimanale. Anzi, per quanto possibile, in domeniche
particolarmente significative per la comunità cristiana. Tutto questo,
però, tenendo conto delle concrete persone che stanno davanti. Le quali, a loro
volta, devono essere disponibili a una corretta informazione e formazione spirituale
perché le loro
esigenze non siano determinate
semplicemente
dal... ristorante.
Il rifiuto di un battesimo
per “esubero”
non esiste; la celebrazione
comunitaria lo
dovrebbe escludere.
Silvano Sirboni
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