29/05/2012
Il cardinale angelo Scola durante la conferenza stampa (foto Scapolan)
Questa mattina si è tenuta nel quartier generale del Family 2012, presso la vecchia fiera di Milano, la conferenza stampa che segna l'avvio del grande evento preparato con grande cura dal Pontificio Consiglio della Famiglia, dalla diocesi di Milano e dalle istituzioni civili. I cardinali Angelo Scola e Ennio Antonelli e il teologo (e vescovo di Novara) Franco Giulio Brambilla, copresidente del comitato scientifico di preparazione dell'Incontro, hanno dato ai giornalisti le coordinate dell'evento.
«Evento voluto dal Papa per
ispirare la vita ordinaria della chiesa», ha detto il cardinal Scola. «Il giudizio sui grandi
eventi è spesso superficiale: la preparazione al Family 2012 delle parrocchie e delle famiglie è durata 3 anni. La condivisione, il dinamismo
dell'accoglienza, la liturgia vissuta insieme, la presenza del Papa
pongono le basi perché la vita dei fedeli sia ulteriormente ispirata», ha aggiunto. Il numero di giornalisti accreditati molto alto «dice che la
famiglia “normocosituita”, nel rapporto fedele e aperto alla vita
tra un uomo e una donna e che sta al centro della realizzazione concreta
degli uomini e donne di oggi, è stata riportata all'attenzione di
tutta la nostra società, cosa che mi sembra un bene».
Il cardinale Antonelli
ha sottolineato come «il congresso teologico-pastorale metterà in luce quanto già emerge dalle analisi sociologiche: «che la coppia uomo-donna unita in matrimonio e con
2 o più figli è più felice e più vantaggiosa per la
società perché, anche se più povera economicamente, è più ricca di
relazioni e produce capitale umano per il mercato e per il lavoro». Inoltre essa «crea
momenti forti dentro e fuori, partecipa alla vita religiosa ed estende
questa gioia nella società». E ha concluso: «lo Stato dovrebbe sostenerla perché promuovere una famiglia solida e non liquida contribuisce ad aumentare la felicità delle
persone».
Mons. Franco Giulio Brambilla, redattore delle 10 catechesi preparatorie e vescovo di Novara, ha notato come «festa e lavoro, i temi scelti per questo Family 2012, è un ci dicono molto sugli snodi e i modi con cui la famiglia vive gli spazi sociali e
il tempo umano. La condivisione delle esperienze durante questi tre giorni aiuterà le famiglie in questo percorso di coscientizzazione» in un tempo in cui la famiglia «vive privatamente la sua vita ed è
considerata socialmente come fatta solo da individui, dibvenando vulnerabile negli spazi
sociali».
Stefano Stimamiglio