28/05/2012
I volontari del VII Incontro mondiale delle famiglie ieri a Milano in Duomo durante la celebrazione eucaristica.
È cominciato ufficialmente ieri, domenica 27 maggio, il VII Incontro
mondiale della famiglie di Milano con la celebrazione della solennità di
Pentecoste in Duomo presieduta dall'Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo
Scola. Presenti molte centinaia di volontari, a cui l’arcivescovo ha consegnato
il mandato per svolgere il loro servizio di supporto alle migliaia di
pellegrini del VII Incontro mondiale delle Famiglie di Milano, che culminerà
con il viaggio apostolico di Papa Benedetto XVI da venerdì 1 a domenica 3
giugno. Giovani e meno giovani provenienti da tutta Italia ma anche dal mondo
con la loro casacca bianca e rossa e il simbolo stilizzato del Family 2012, che
rappresenta proprio la cattedrale ambrosiana dove ieri, per la prima volta, è
risuonato l’Inno ufficiale di Family 2012. L’83 per cento dei volontari
proviene dall’Italia, il 2 per cento dal resto d’Europa, il 15 per cento dal
resto del mondo. Gli italiani provengono da tutte le province: da Aosta a
Trapani, da Rovigo a Cagliari, Ancona e ancora Campobasso. Di Milano sono il 69
per cento dei volontari. «Due tratti segnano a partire dal giorno di Pentecoste
la vita della Chiesa: l'unità e la missione e proprio di questa unità ha
bisogno il mondo, il nostro amato Paese e la Chiesa». Questi alcuni passaggi particolarmente
significativi dell'omelia pronunciata da Scola. Questi ha poi rivolto loro il
ringraziamento «di tutta la Chiesa ambrosiana e universale, che ha in Pietro la
sua roccia». E a concluso: «La manifestazione dell'unico Spirito ha un solo
scopo: l'edificazione della Chiesa nel bene comune», unità che «è la Chiesa bella
che dobbiamo testimoniare».
Stefano Stimamiglio