14/05/2012
Anche nella morsa della crisi, le famiglie italiane non rinunciano alla solidarietà.
La famiglia del resto rimane il più antico e fondamentale momento di aggregazione e solidarietà dove si impara, prima di tutto, ad amare e ad essere solidali l’uno con l’altro.
Nella famiglia vengono condivisi e sedimentati i valori etici che ci accompagnano per tutta la vita.
Ed è proprio alle famiglie che si rivolge il progetto, “adotta un bambino dimenticato”: il nuovo progetto di sostegno a distanza di CBM Italia, la più grande organizzazione internazionale impegnata nella lotta alla cecità e alla disabilità evitabile nei Paesi in Via di Sviluppo.
Sono numerose le organizzazioni che propongono l’adozione a distanza. Eppure il progetto di CBM presenta qualcosa di unico e speciale. Sì, perché si tratta di un bambino disabile che ha bisogno di un intervento chirurgico, di cure mediche e di riabilitazione per tornare a essere figlio, per tornare a essere un bimbo come tutti gli altri.
Con il sostegno a distanza di un bambino dimenticato, infatti, è possibile migliorare la vita di tanti bimbi disabili che vivono in condizioni di povertà e non possono permettersi l’operazione chirurgica, le cure, gli ausili, i trattamenti medici necessari a guarire. Alcuni bambini hanno bisogno di cure per mesi, altri per anni. CBM, una volta inserito un bambino nel programma, va fino in fondo, finché lui avrà bisogno dell’aiuto e del supporto dei medici.
Sostenendo a distanza un bimbo disabile, sarà possibile ricevere informazioni regolari sul suo stato di salute. Prima la foto e la storia del bambino. Poi il racconto dell’operazione chirurgica, gli aggiornamenti sul percorso e le terapie riabilitative a cui il bimbo sarà sottoposto. Fino al giorno in cui il bimbo tornerà a casa, e comincerà finalmente a frequentare la scuola e a vivere.
L’adozione a distanza diventa così per il sostenitore un incredibile viaggio insieme a un bimbo che ha bisogno di cure, un percorso in cui il sostenitore diventa l’artefice del cambiamento nella vita di un bimbo disabile che oggi non vede, non cammina, non sente.
Un cammino nel quale, citando Giobbe (29,15) “ero occhi per il cieco, piedi per lo zoppo”, il padrino o la madrina che sostengono il bimbo disabile sono l’unica possibilità di cura e salvezza.
Per poter sostenere il più alto numero di bambini, con bassi costi accessori ed amministrativi, CBM rende partecipi i sostenitori della storia particolare di uno di loro con aggiornamenti costanti. Un bambino che rappresenta tutti gli altri che hanno bisogno di cure. Lo scorso anno, grazie a questo approccio, sono stati operati e curati quasi 5 milioni di bimbi affetti da disabilità.
Quando questo bambino avrà completato il suo percorso di guarigione e reinserimento, CBM continuerà a seguirlo nel percorso di reintegrazione nella società e con controlli medici regolari. A questo punto i sostenitori, se lo desidereranno, potranno seguire da vicino la storia di un altro bambino dimenticato che ha bisogno di cure e percorrere con lui un nuovo viaggio verso una vita nuova all’insegna della salute, dell’istruzione e dell’integrazione economica e sociale.
Per ricevere maggiori informazioni
clicca qui oppure telefona allo 02 720 936 70. Puoi anche scrivere una e-mail a:
adozione@cbmitalia.org o visitare il sito
www.bambinidimenticati.it.
Con soli
66 centesimi al giorno (20 euro al mese) CBM Italia Onlus offre la possibilità di diventare padrino o madrina di un bambino dimenticato.