Addio a don Luisito, prete della Resistenza

L'autore della "Messa dell'uomo disarmato" è morto a 84 anni. I funerali nella sua Viboldone.

06/01/2012
Don Luisito Bianchi.
Don Luisito Bianchi.

«Il monastero di Viboldone è come una luce, ma il mio ascolto è stato preparato durante gli anni di fabbrica, con il vociferare dei motori. È in mezzo al rumore che ho ricevuto il dono del silenzio».


     Don Luisito Bianchi, per molti anni cappellano del monastero benedettino guidato da madre Ignazia Angelini, aveva il fare del monaco anche se era rimasto sempre prete diocesano. È morto ieri, all’età di 84 anni dopo anni di sofferta malattia. Insegnante e traduttore, prete-operaio e inserviente d'ospedale, è noto soprattutto per il suo libro La messa dell’uomo disarmato, romanzo cristiano sulla resistenza e per le sue prese di posizione per una Chiesa povera accanto ai poveri. 

    Finché le forze glielo hanno consentito ha sempre fatto la spola tra il monastero, cuore della diocesi ambrosiana, e la città perché, diceva, «c’è sempre una tentazione: quella di confinare la preghiera, la fede, il silenzio, il dono gratuito di Dio, all’interno di una istituzione. Il silenzio non è patrimonio dei monasteri, è una grazia. Ed è grazia quando si vive in un monastero, quando si lavora, quando si è a casa propria. Anche per rendere evidente questo non confinarsi in una struttura, da anni, io trascorro una settimana qui e una nella mia città. Da quando ho avuto un piccolo incidente mi sono dovuto fermare qui, ma al più presto spero di poter riprendere il mio andirivieni. Non dobbiamo cedere alla tentazione dei discepoli che chiedono al Signore "facciamo tre tende"». 

    I funerali si svolgeranno sabato alle 11.30 presso l’abbazia di Viboldone a San Giuliano milanese.

Annachiara Valle
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Postato da martinporres il 08/01/2012 09:40

Spark: per fortuna che in Italia vi è la libertà di passare dalle feste dell'Unità a Libero (questo fa storcere il naso ai "puristi" come Lei). Poi il fatto che Giapaolo Pansa scriva su Libero, esalta il pluralismo di Libero.

Postato da martinporres il 06/01/2012 20:03

spark: i voltagabbana ci sono dapperttutto, per non parlare chi dopo il 25 aprile dalla republica di Salo è andato con i compagni.

Postato da giggio il 06/01/2012 19:15

mi spiace per la morte di don luisito. Ha scritto dei libri bellissimi. il suo "la messa dell'uomo disarmato" mi ha commosso. è da paragonare al velocifero di Santucci.

Postato da spark il 06/01/2012 17:08

Riposa in pace Don! Anche se non credo che servira' a qualcosa, data la mistificazione storica ormai imperante, mi permetto di suggerire il tuo romanzo/verita' a tutti quelli che si sono eretti a esegeti del revisionismo storico resistenziale dopo aver letto i volumi di chi e' passato da aficionado delle feste dell'Unita' fino a diventare una delle prime penne delle pagine di Libero!

Postato da angeletta il 06/01/2012 16:08

Quanto vorrei aver incontrato un sacerdote così sulla mia strada!!

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