Il Papa: nuovo slancio per il Vangelo

Dio ravvivi in noi il coraggio e la fiducia nell’annunciare e testimoniare la Parola. Lo ha detto Benedetto XVI durante l'ultimo Angelus domenicale in piazza San Pietro.

10/02/2013

Gli insuccessi e le difficoltà non devono indurre i fedeli allo scoraggiamento nell’annuncio del Vangelo. Lo ha detto oggi il Papa, riecheggiando la sua recente “Lectio” al Seminario romano maggiore, durante l’Angelus domenicale in piazza San Pietro. Benedetto XVI è partito dal racconto del Vangelo di Luca sulla chiamata dei primi discepoli e sulla pesca abbondante di Pietro nel lago di Gennesaret.

L’esperienza di Pietro, certamente singolare – ha sottolineato il pontefice – è anche rappresentativa della chiamata di ogni apostolo del Vangelo, che non deve mai scoraggiarsi nell’annunciare Cristo a tutti gli uomini, fino ai confini del mondo. Tuttavia, il testo odierno fa riflettere sulla vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata. Essa è opera di Dio. L’uomo non è autore della propria vocazione, ma è risposta alla proposta divina; e la debolezza umana non deve far paura se Dio chiama. Bisogna avere fiducia nella sua forza che agisce proprio nella nostra povertà; bisogna confidare sempre più nella potenza della sua misericordia, che trasforma e rinnova”.

La parola di Dio, ha proseguito il Papa, “ravvivi anche in noi e nelle nostre comunità cristiane il coraggio, la fiducia e lo slancio nell’annunciare e testimoniare il Vangelo. Gli insuccessi e le difficoltà non inducano allo scoraggiamento: a noi spetta gettare le reti con fede, il Signore fa il resto”. A conclusione dell’Angelus, Benedetto XVI ha ricordato che oggi “vari Popoli dell’Estremo Oriente festeggiano il capodanno lunare. Pace, armonia e ringraziamento al Cielo sono i valori universali che si celebrano in questa lieta circostanza e sono desiderati da tutti per costruire la propria famiglia, la società e la nazione.

Auguro – ha detto il Papa – che si possano compiere per quei Popoli le aspirazioni di una vita felice e prospera. Invio un saluto speciale ai cattolici di quei Paesi, affinché in quest’Anno della fede si lascino guidare dalla saggezza di Cristo”. Un saluto, infine, ai pellegrini che si recheranno domani nella “sua” Altoetting, in Baviera, per la Giornata mondiale del malato, e un “apprezzamento” per l’iniziativa del ‘Banco Farmaceutico’, che ieri ha effettuato la raccolta di farmaci in Italia, Spagna e Portogallo.

Jacopo Scaramuzzi
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Postato da giannifilex il 10/02/2013 23:50

verissimo;oltretutto rispetto ai primi cristiani non ci sono le persecuzioni cui furono soggetti (almeno questo vale per l'Occidente dove al massimo c'è persecuzion e morale)

Postato da gio54 il 10/02/2013 18:16

Il Vangelo di Luca di questa domenica ci offre lo spunto per discutere sulla chiamata e sull'invio dei primi apostoli e sul come essi "fidandosi della parola del Signore", pur "essendo peccatori", "hanno lasciato tutto" e hanno seguito Cristo per diventare "pescatori di uomini". Infatti il Signore ci dice "non temere", non avere paura, fatti coraggio, perchè dove l'uomo non può niente con le sue sole forze, Gesù ci è vicino pronto a sorreggerci con il suo intervento provvidenziale. Basta solo volerlo, e per questo è necessario avere "fiducia" in Lui, sicuri che Egli non ci lascerà in balia delle avversità, ma ci sosterrà con il Suo Amore.

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