26/09/2011
il card. Bagnasco parla al Consiglio permanente
La prolusione del cardinale Angelo Bagnasco ha suscitato molte reazioni. Pubblichiamo qui di seguito quelle del presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, e di Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni familiari.
Andrea Olivero: "Le parole del Card. Bagnasco vanno accolte come un monito durissimo da parte di chi in questi anni ha governato il Paese lasciando che comportamenti privati palesemente immorali assurgessero a rilevanza pubblica. La Chiesa non fa moralismo, ma richiama ciascuno ad un comportamento consono ai ruoli che ricopre, prescritto in modo inequivocabile dalla stessa Carta Costituzionale. Diversamente, come sta accadendo da diverso tempo, crolla la credibilità delle istituzioni e dello stesso Paese nel contesto internazionale. Non possiamo tacere di fronte al continuo riproporsi di vicende squallide, accompagnate da altrettanto tristi esibizioni di zelo scandalistico. Il presidente Berlusconi abbia il coraggio di compiere una scelta non più procrastinabile e, dimostrando così di avere ancora a cuore il bene dell'Italia, rimetta il suo mandato per aprire una fase nuova della politica del Paese. Sarà solo il primo passo, necessario ma non sufficiente, per iniziare il "rinnovamento etico" invocato negli scorsi giorni da Papa Benedetto. Ma nessuno si chiami fuori: corruzione, evasione fiscale, criminalità organizzata, diffusa illegalità - come ha ancora ricordato oggi ed in precedenti occasioni il Card Bagnasco - impongono cambiamenti di gruppi dirigenti ed insieme di costumi personali e politici diffusi. Per "purificare l'aria" del Paese ognuno deve fare la sua parte."
Francesco Belletti: «Siamo lieti di ritrovare nelle parole del card. Bagnasco un’autorevole conferma dei temi che stanno al cuore della riflessione che il Forum sta conducendo in questi giorni di crisi economica, politica e morale» afferma il presidente Francesco Belletti a proposito della prolusione pronunciata oggi dal presidente della Cei. «Ci auguriamo che riferimenti come quello ad un nuovo patto intergenerazionale che “sia in grado di raccordare fisco, previdenza e pensioni avendo come volano un’efficace politica per la famiglia” valgano a smuovere politica ed istituzioni. Senza questo impegno “potrà forse aumentare la ricchezza di alcuni, comunque di pochi, ma si prosciugherà il destino di un popolo”. «Un tema che non può non ricondurre al giudizio sulla manovra per il risanamento di cui è noto il peso “caricato sulle famiglie; non si può, rispetto a queste dinamiche, assecondare scelte dissipatorie e banalizzanti. La collettività guarda con sgomento gli attori della scena pubblica e l’immagine del Paese all’esterno ne viene pericolosamente fiaccata. Quando le congiunture si rivelano oggettivamente gravi, e sono rese ancor più complicate da dinamiche e rapporti cristallizzati e insolubili, tanto da inibire seriamente il bene generale, allora non ci sono né vincitori né vinti: ognuno è chiamato a comportamenti responsabili e nobili”. «In questa logica il Forum con le sue 50 associazioni nazionali e le 400 associazioni locali non si tirerà indietro rispetto alla possibile nascita “di un soggetto culturale e sociale di interlocuzione con la politica, che – coniugando strettamente l’etica sociale con l’etica della vita – sia promettente grembo di futuro, senza nostalgie né ingenue illusioni”. «Le parole del card. Bagnasco» conclude Belletti «rafforzano la determinazione con cui nelle prossime settimane chiameremo le famiglie italiane a richiedere pubblicamente alla politica scelte coraggiose e orientate al bene comune»
Alberto Bobbio