27/09/2011
Il presidente della Cei Angelo Bagnasco
Il cardinale Angelo Bagnasco insiste: “Siamo ormai messi di fronte ad una situazione seria e grave, la cui severità richiede di correggere abitudini e stili di vita”. Il giorno dopo la prolusione va all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, per un convegno in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e, davanti al sottosegretario di Palazzo Chigi Gianni Letta, a tre ministri (Frattini, Fitto e Meloni) al segretario del Pdl Angelino Alfano e al segretario del Pd Luigi Bersani, e ribadisce il concetto fondamentale espresso davanti al “parlamentino” dei vescovi, spiegando che solo intrecciando “valori umani e cristiani” si può uscire dal “tunnel del nulla”, che definisce “vagamente radicaleggiante” e che è “l’anticamera di una diffusa tristezza”. Invece “l’unità del Paese si realizza solo attorno al retto vivere”. Intanto il portavoce della Cei mons. Domenico Pompili, ha fatto sapere che i vescovi hanno espresso “condivisione convinta e unanime” delle parole di Bagnasco: “Gli aggettivi più ricorrenti sono stati ferma, pacata severa e approfondita, riferiti alla prolusione”.
Alberto Bobbio