30/05/2013
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. Foto Ansa,
Il «oui» pronunciato a Montpellier da Bruno e Vincent, primi
sposi gay di Francia, continua ad alimentare polemiche a
livello europeo. In Italia, interpellato a Genova da alcuni giornalisti, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha sottolineato che quel sì
rappresenta «un grave vulnus alla famiglia». Parlando con i
cronisti, il cardinale Bagnasco ha tenuto a ribadire che «la famiglia
- ovunque, nel mondo - è il presidio dell'umano dove i bambini,
le nuove generazioni, vengono non solo concepite e generate
ma educate, come è diritto e dovere primario e fondamentale
dei genitori».
Per la Chiesa, la famiglia è «un papà e una
mamma che, nella loro completezza di personalità, danno ai
propri figli un'educazione integrale nella libertà di
ciascuno». La questione non è riconoscere o meno diritti
individuali. La questione, semmai, è considerare "matrimonio" l'unione
di una coppia di fatto, sia essa etero o omosessuale.
«I bisogni e i diritti
individuali - ha sottolineato Bagnasco - sono già assicurati
dal diritto civile, senza la necessità di creare un nuovo
soggetto di diritto».