Bagnasco: «Purificare l'aria»

Durissima analisi del presidente della Cei. L'Italia in mano a comitati d'affari. Pansessualismo, relativismo amorale e comportamenti licenziosi.

26/09/2011
Il cardinale Angelo Bagnasco
Il cardinale Angelo Bagnasco

Il cardinale Bagnasco dice basta e che è ora di “purificare l’aria”. Nella prolusione al Consiglio permanente della Cei Bagnasco ha pronunciato parole severissime anche sui comportamenti personali del premier Silvio Berlusconi e sulle vicende emerse nelle scorse settimana dalle intercettazioni:

“Si rincorrono con mesta sollecitudine racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e delle vita pubblica”.

Bagnasco ha denunciato il “pansessualismo” e il “relativismo amorale”. L’analisi è chiarissima e rigorosa. Mai prima d’ora il presidente dei vescovi aveva detto parole così dure: 

 “Colpisce la riluttanza a riconoscere l’esatta serietà della situazione al di là di strumentalizzazioni e partigianerie; amareggia il metodo scombinato con cui a tratti si procede, dando l’impressione che il regolamento dei conti personali sia prevalente rispetto ai compiti istituzionali e al portamento richiesto dalla scena pubblica, specialmente in tempi di austerità. Rattrista il deterioramento del costume e del linguaggio pubblico, nonché la reciproca, sistematica denigrazione, poiché così è il senso civico a corrompersi, complicando ogni ipotesi di rinascimento anche politico. Mortifica soprattutto dover prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui”.  

Bagnasco  osserva che “la mole degli strumenti di indagini” è stata “ingente” e ciò “colpisce”, così come “la dovizia delle cronache a ciò dedicate”. Ma il presidente dei vescovi consiglia di non guardare il dito ma la luna: 

 “Nessun equivoco tuttavia può qui annidarsi. La responsabilità morale ha una gerarchia interna che si evidenzia da sé, a prescindere dalle strumentalizzazioni che pur non mancano. I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà. Ammorbano l’aria e appesantiscono il cammino comune. Tanto più ciò è destinato ad accadere in una società mediatizzata, in cui lo svelamento del torbido, oltre a essere compito di vigilanza, diventa contagioso ed è motore di mercato. Da una situazione abnorme se ne generano altre, e l’equilibrio generale ne risente in maniera progressiva”. 

 Poi il cardinale spiega che di fronte alle difficoltà delle famiglie e “al peso che provvedimenti economici che hanno caricato sulle famiglie” non si può “assecondare scelte dissipatorie e banalizzanti”:  

“La collettività guarda con sgomento gli attori della scena pubblica e l’immagine del Paese all’esterno ne viene pericolosamente fiaccata. Quando le congiunture si rivelano oggettivamente gravi, e sono rese ancor più complicate da dinamiche e rapporti cristallizzati e insolubili, tanto da inibire seriamente il bene generale, allora non ci sono né vincitori né vinti: ognuno è chiamato a comportamenti responsabili e nobili. La storia ne darà atto”.  

Quindi rileva che “la questione morale non è un’invenzione mediatica” e quando essa “intacca la politica ha innegabili incidenze culturali ed educative”, Cioè “contribuisce di fatto a propagare la cultura di un’esistenza facile e gaudente”. Ecco perché c’è bisogno di “purificare l’aria”:  

“Chi rientra oggi nella classe dirigente del Paese deve sapere che ha doveri specifici di trasparenza ed economicità: se non altro, per rispettare i cittadini e non umiliare i poveri. Specie in situazioni come quella attuale, ci è d’obbligo richiamare il principio prevalente dell’equità che va assunto con rigore e applicato senza sconti, rendendo meno insopportabili gli aggiustamenti più austeri. È sull’impegno a combattere la corruzione, piovra inesausta dai tentacoli mobilissimi, che la politica oggi è chiamata a severo esame”

 Bagnasco osserva che “l’improprio sfruttamento della funzione pubblica è grave per le scelte a cascata che esso determina e per i legami che possono pesare anche a distanza di tempo”: 

 “Non si capisce quale legittimazione possano avere in un consorzio democratico i comitati di affari che, non previsti dall’ordinamento, si auto-impongono attraverso il reticolo clientelare, andando a intasare la vita pubblica con remunerazioni – in genere – tutt’altro che popolari. E pur tuttavia il loro maggior costo sta nella capziosità dei condizionamenti, nell’intermediazione appaltistica, nei suggerimenti interessati di nomine e promozioni”

 Ecco allora la richiesta di mettere in campo tutte le forze disponibili per salvare la democrazia:   “Solo per questa via si può salvare dal discredito generalizzato il sistema della rappresentanza, il quale deve dotarsi di anticorpi adeguati, cominciando a riconoscere ai cittadini la titolarità loro dovuta”.   Bagnasco spiega che è vitale per la democrazia la lotta all’evasione fiscale. Denuncia “le società di comodo” costruite per pagare meno tasse del dovuto e chiede che “gli onesti si sentano stimati e i virtuosi siano premiati”.   Richiama infine all’impegno dei cattolici e lascia balenare la possibilità che si faccia strada “un soggetto culturale e sociale di interlocuzione con la politica, che coniugando strettamente l’etica sociale con l’etica della vita, sia promettente grembo di futuro, senza nostalgie né ingenue illusioni”.

 Nella prolusione c’è anche un accenno alla lotta alla mafia e all’impegno della Chiesa. Il cardinale ha fatti riferimento agli attacchi ai sacerdoti impegnati in prima fila e ha detto:   “Il nostro esplicito appoggio va ai sacerdoti che sono sotto il tiro della malavita e a quanti, laici o religiosi, sono impegnati sul territorio in nome della giustizia e del rispetto della legge. Chi attacca loro, lo sappia, attacca noi tutti”. 

 In allegato il testo integrale della prolusione

Alberto Bobbio
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Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 01/10/2011 12:06

Come si fa a tacere di fronte alla lettera degli esponenti Pdl, Raffaele Calabro', Roberto Formigoni, Maurizio Gasparri, Maurizio Lupi, Alfredo Mantovano, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi. Non ci si accorge come aumenti lo scandalo che si continua a dare? Esodiscono con un attacco agli " alfieri del laicismo più sprezzante ..." ( insegnadoci che esiste, e fanno proprio, una palese forma di razzismo morale: e non è questa la duplice morale che rimproverano ali altri?). Sottolineano ( altro elemento caratteristico che la dice lunga ) le "consideazioni" sulla magistratura, che nei nostri firmatari sono DURI ATTACCHI. E' chiaro che la lettera fa capireCHi è che è seduto sulla unica legittima cattedra , guai se altri se lo permettano, non conta se dicono il vero( "Non accettiamo quindi che giudizi violenti e definitivi vengano da altre cattedre"). Dei cattolici sinceri,ONESTI, avrebbero ( ma già da tempo) SCRITTO UNA LETTERA APERTA A BERLUSCONI condannando certi comportamenti, invitandolo al rispetto delle leggi ( livello della magistratura), a chidere scusa per lo scandalo, come fece la SIGNORA Veronica nella lettera del 31 Gennaio 2007 per una cosetta meno grave ( "A mio marito ed all´uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse"). ECCO LA DIFFERENZA : "una" laico che ha ancora coscienza morale di fronte all'uomo di potere, "dei" non-laici ( sedicenti cattolici maestri di moralità e politica )che dimostrano un altro tipo di coscienza, non più quella perchè persa nell'ostinato,continuo, assoggettamento alla logica del potere.

Postato da cokino il 29/09/2011 10:38

Condivido la posizione della CEI. La Chiesa deve stare più attenta a sostenere tale posizione tutti i giorni, in ogni momento ed in ogni circostanza. Spesso ciò non accade. Si verifica che nelle realtà locali la Chiesa è molto vicina al malaffare, alla cattiva politica, alla cattiva morale, sostiene il "peccato". la Chiesa deve ovunque e sempre impegnarsi per affermare Cristo.

Postato da ivanlombardi il 29/09/2011 09:07

I festini a luci rosse in cui sembrano esser coinvolti personaggi pubblici che appartengono alla categoria della politica, del giornalismo e dello spettacolo e dove, pare vi sia la partecipazione anche di minorenni fa pensare alle “prepotenze del signorotto Don Rodrigo”. Allora c’era Frate Cristoforo che, con la sua generosa ribellione alla iniquità, decise lui di “affrontare la belva nel suo covo” a garantire che “Lucia era sicura da lui”. Oggi nell’anno del Signore 2010 dov’è il buon pastore? http://mister-no.ilcannocchiale.it/2010/11/04/frate_cristoforo_e_la_belva.html

Postato da Pierdonati il 28/09/2011 21:06

Finalmente dalla Chiesa si alza una voce autorevole. Come non condividere pienamente ciò che detto. Inoltre le parole del Cardinale Bagnasco debbono essere percepite ben più pesanti di quelle che si possono leggere proprio perchè dette ovviamente in maniera diciamo "soft".

Postato da marco antonio brenna il 28/09/2011 20:20

è vero che bisogna perseguire il peccato e non il peccatore. ma il peccatore deve pentirsi e modificare il proprio stile di vita. maggiore è la notorietà del peccatore, più chiaro ed evidente deve essere il pentimento. tutti i sedicenti politici cattolici che continuano a difendere il premier cercando di contestualizzare i suoi comportamenti ed evidenziando solo i presunti abusi dei magistrati nei suoi confronti non rendono un buon servizio alla democrazia e al loro stesso credo religioso. chi ha mostrato pubblicamente di credere alla favola della minorenne nipote di un capo di stato estero dovrà fare i conti con la propria coscienza. chi non si stupisce che il premier dia per pura generosità 800.000 euro ad una famiglia in difficoltà insulta la propria intelligenza. e questo solo per stare nella sfera morale. come possiamo convincere la quasi metà degli elettori che si rifiuteranno di esercitare il loro diritto di voto alle prossime elezioni se questo è il quadro desolante della scena politica italiana?

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 28/09/2011 20:15

Due domande ed un'annotazione critica: 1) E la Chiesa "ufficiale" come si sta comportando, e come si comporterà, nei confronti di chi giustamente critica così duramente? Non è ,forse,che la prolusione possa essere un bell' esercizio di retorica? 2) E sua eminenza come intende reagire nei confronti di quei cattolici che hanno strumentalizzato il suo intervento,pubblicamente, ad es. alla TV, commentando le sue parole come un richiamo di carattere generale rivolto, un po' a tutti i politici ( ...quasi che un Bersani,un Rutelli,un Casini,una Bindi,una Finocchiaro - i nomi a caso li faccio io-) possano essere messi nel calderone con Berlusconi? Annotazione: citando l'eccesso delle intercettazioni non viene completato il discorso , aggiungendo che è probabilmente dovuto ... all'eccesso di quanto ne ha combinate qualcuno, che certamente non rinunciava all'eccesso delle telefonate (vedi Ruby) o al numero delle signorine ... o ai soldi (certamente suoi) utilizzati per ... *** IMPRESSIONA poi che il cardinale usi solo due volte la parola "giustizia". Ma non è forse questo il vero problema da cui parte il degrado ed il suo persistere? Da ultimo: nemmeno un minimo cenno su non pochi magistrati che hanno fatto,fanno, il loro dovere per cercare di far trionfare la giustizia, nel rispetto dei principi della costituzione. Sua eminenza ama le citazioni: gli suggerirei di rileggersi anche lui ( non è mancanza di rispetto) i libri dei profeti dell'A.T. e di fare qualche citazione. Avrebbero da imparare molti cattolici impegnati in politica, non pochi cattolici che sostengono la persona in argomento, la CHiesa stessa, ed io in primna persona, che ho troppo spesso parlato al vento; ed anche F.C. che mi ha più di una volta dato il ben servito non pubblicando i miei interventi, nel passato. Ed ora?

Postato da Vincenzo Alias Il Contadino il 27/09/2011 18:32

Cei: troppi richiami, ma prima perché non riformare la Chiesa? Che il Santo Padre ce la mette tutta è evidente, visto il discorso di Berlino, ma superano altrettanto altri esami di coscienza di comportamenti, anche se capisco i Pastori devono scovare i peccatori e renderli Cattolici, ma a fare comunella e soloneria vuol dire, come la figura del nostro Capo di Stato che ha un certo potere sì, ma è irresponsabile e perché se sbaglia? Purtroppo, tutti odiano i Politici e Politica, ma che da grande vogliono fare i Politici per comprarsi la vigna Rossa, yacth e viaggi a scrocco alla faccia di Pantalone, poi ce il vero ed anomalo Padrone del bastimento che è Padre Padrone soprattutto quando Politici nel periodo degli anni di piombo e tangentopoli, per coglioneria del famoso “potenza Caf ” scappò davanti a Pm politicizzati come conigli, così oggi la rimanenza politicante mestieranti, sia pure azzoppata hanno dalla una parte chi ha ottenuto il pedigree” Mani Pulite”, ma che fanno Pena-ti, l’altra parte del sistema se pur zozzi ed indecenti si credono soloni, senza guardarsi allo specchio per vedersi che sono peggio del peggio ridandosi sul logo, Cristiano, Valori e Democratico”, ma sono untori e spargi letame con amici giornali e giornalisti che anziché offrire notizie, fanno fiction o location CSI: Crime Scene Investigation, accattivandosi o rompendo i marroni a teleutenti che si devono pagare il canone rai-Tv, come una gabella e loro renderli guardoni. Così legando l’asino, vale a dire, le penna o tastiere sui giornali detenuto in poche mani e da sempre vicino al grande Vecchio che ci sguazza e guadagna in business “Cattedrali nel deserto o svendite di gioielli dall’Iri ”, ma a perdere sempre tutto sono le formichine risparmiatrice definito Popolo con meno 15-20 volte di salario, in meno rispetto la Casta, ma il magna magna col sistema 007 “Bond” Banco-Aziendale, anche senza Walther Ppk, ha rapinato a tutti, visto che Pantalone conta meno di un fagiolo, datosi che il Partito Catto-Comunista-Fascista da 60 anni, detengono il potere e manco si sognano di riformare, questa “Carta” Obsoleta e neppure attuata per i poveri cristi. http://www.splinder.com/myblog/edit/view/659606 http://vincenzoaliasilcontadino.ilcannocchiale.it/ http://vincenzoaliasilcontadino.wordpress.com/2011/09/27/duro-affondo-di-bagnasco-serve-purificare-laria-bagnasco-questione-morale-cei-politica-prolusione-berlusconi-libero-news-it/

Postato da dino avanzi il 27/09/2011 16:52

Il Cardinale Bagnasco è un prelato prudente che soppesa attentamente le proprie parole per cui, correttamente, non fa nomi e cognomi, ma l’esempio di certi comportamenti è facilmente individuabile. Le conseguenze dell’uscita dei vescovi, tuttavia, non riguardano solo una persona ( a cui può interessare poco), ma il gruppo dirigente di un partito che deve valutare attentamente le conseguenze politiche di tale pronunciamento. Da questo punto di vista sarà interessante analizzare, nei prossimi giorni, il comportamento dei numerosi esponenti cattolici del centrodestra, che su questi argomenti, finora, hanno preferito avere un atteggiamento “difficile da comprendere".

Postato da luigina bartolini il 27/09/2011 14:27

il cardinale bagnasco doveva fare nome e cognome. è troppo comodo dire a suocera perchè nuora intenda. infatti i nostri politicanti sono tutti a dire che quello che ha detto il cardinale riguarda tutto il mondo politico, non è vero c'è solo un nome che doveva essere detto. comunque meglio tardi che mai e smettiamo, da parte del mondo ecclesiastico di trovare le scuse più in credibili alle uscite di questo signore (si fà per dire) .

Postato da giogo il 27/09/2011 13:04

PERFETTAMENTE d'accordo con quanto scritto nei commenti che leggo, per la gerarchia ecclesiastica... ci consoliamo dicendo l'antico proverbio MEGLIO TARDI CHE MAI...purtroppo certi lacchè del sultano troveranno la tortuosa via di generalizzare il tutto, e qui era doveroso fare qualche precisazione più... chiara alfine di togliere dei dubbi a dei ferventi cattolici (magari ciellini...Lupi Formigoni ecc.) così si evitavano eventuali e "voluti" frantindimenti. Qui l'Italia va a picco e ci si perde in bizantinismi dannosi e letali per il Paese...mentre chi ci governa, sfacciatamente, danza il lussurioso bunga-bunga accanto al letto del paziente in rianimazione. La nave Italia ha numerose e pericolose falle da riparare ma il luciferino comandante continua a rassicurare gli anebbiati paseggeri che lo...amano, mentre NOI...(che vogliamo libertà di stampa di critica e di blog) noi ci sentiamo TRADITI E INGANNATI!! Saluti

Postato da spark il 27/09/2011 11:48

Dopo il discorso di Benedetto XVI del 25/9 scorso ai cattolici tedeschi (...Le secolarizzazioni infatti – fossero esse l’espropriazione di beni della Chiesa o la cancellazione di privilegi o cose simili – significarono ogni volta una profonda liberazione della Chiesa da forme di mondanità: essa si spogliava, per così dire, della sua ricchezza terrena e tornava ad abbracciare pienamente la sua povertà terrena...), sinceramente speravo in qualcosa di piu' dalla prolusione del cardinale Bagnasco: mi sarei aspettato che il presidente della CEI, dicesse chiaramente (pur non fancendone il nome) che il responsabile di tanto "relativismo amorale" deve lasciare il potere, altrimenti non si puo' pensare di riuscire a "purificare l'aria". Il dott. Bobbio commenta:"Bagnasco osserva che “la mole degli strumenti di indagini” è stata “ingente” e ciò “colpisce”, così come “la dovizia delle cronache a ciò dedicate”. Ma il presidente dei vescovi consiglia di non guardare il dito ma la luna." A parte il sapore cerchiobottista di una simile osservazione (cosa intende dire il cardinale, che le indagini su Penati, sulla casa di Montecarlo di Fini, per non parlare delle indagini sulla criminalita' sia economica che organizzata, sono condotte, dai magistrati, con meno impegno? Su questi argomenti e' meglio essere chiari e portare fatti e non parole), vedo che i parlamentari talebani (che si autodefiniscono cattolici e frequentatori domenicali di messe vescovili e cardinalizie) del PDL , hanno subito guardato il dito e non la luna; esemplare il commento dell'onorevole Lupi rilasciato alla Stampa "Non voglio fare la parte del ciellino ultraberlusconiano" dice Lupi alla domanda se non provi imbarazzo "ma penso che per i peccati ci giudicherà Dio. Per i reati, la magistratura. E per la politica, gli elettori. Che giudicheranno la politica svolta, non la vita privata". In ogni caso, di imbarazzo "ne proverei molto di più se il mio partito promuovesse una politica contraria ai valori in cui credo". E poi il messaggio della Chiesa non deve avere "strumentalizzazioni. Né da una parte né dall'altra. Quello della Chiesa è un richiamo che vale per tutti, non solo per Berlusconi come si vorrebbe far credere". Certo, per i peccati ci giudichera' il Signore. Per i reati , dopo tutte leggi ad personam (per chi ne ha voglia si legga Le Monde di ieri), quale magistratura potra' riuscire a giudicare l'intoccabile fuggitivo? Riguardo al giudizio sulla politica da parte degli elettori, chiedo, quando lorsignori termineranno la legislatura nel 2013(perche' cosi ha deciso l'Unto del Signore), ci sara' acora un Paese Italia? Bene, andiamo avanti cosi, tutto va ben madama la marchesa...Osvaldo Bardelli

Postato da giggio il 27/09/2011 09:26

La chiesa guidata da questi prelati che non hanno il coraggio di fare i nomi delle persone alle quali è indirizzata la loro voce, non trova credibilità. Infatti si sono alzate subito le giustificazioni dei sodali dell'immorale. Le sparate poi dei prelati come il vescovo emerito di grosseto (scusiamolo per l'età avanzata?), mons. Negri (componente della setta ciellina) e lo scorso anno di Scola (a proposito visto che ormai si è insediato a Milano possiamo smettere di dedicare articoli per cercare di indorare la pillola per la scelta fatta dal papa?) che prendeva posizione contro di voi e contro avvenire rei di aver bacchettato il nano, fanno venire il voltastomaco. Aspettiamo ora la presa di posizione di Bertone che deve salvare i suoi privilegi. Che vergogna.

Postato da aldo abenavoli il 27/09/2011 09:01

Anche se attenuato nelle forme dal consueto linguaggio diplomatico il verdetto di ieri è inequivocabile: la scomunica non di Berlusconi ( un povero malato) ma del Berlusconismo e dei suoi seguaci. Detto in parole povere da oggi in poi chiunque sostiene con parole e opere il pensiero e la cultura della depravazione che esprime il Berlusconismo e ne sostiene i seguaci nella cabina elettorale si colloca fuori della Chiesa e, nel caso di recidiva, rischia di giocarsi il perdono nel giorno del giudizio. La religione cattolica può piacere o non piacere ma tutto si può dire fuor che non sia chiara e cristallina. Ne traggano subito le conseguenze quei movimenti e quelle congregazioni che hanno utilizzato il Berlusconismo come strumento per realizzare i propri fini non propriamente religiosi. Ne traggano le conseguenze quei prelati che hanno osteggiato Prodi ( un santo al confronto) causando al paese un danno irreparabile. Ne traggano le conseguenze quei politici che si sono "dannati l'anima" nel sostenere al di la di tutte le evidenze un uomo che non sirende conto del male che ha fatto al paese. Un male assoluto nel senso che, nella esperienza dello stato di diritto non è possibile immaginare nulla di peggiore. Tutto può essere perdonato tranne che la ostinazione.

Postato da vittoriasacca il 27/09/2011 07:42

C'è bisogno davvero d'aria nuova e pulita. Non se ne può più. Difficile, per le famiglie italiane, continuare ad insegnare ai propri figli che la vita va affrontata con impegno morale, con rispetto delle regole, con trasparenza in ogni azione, con dignità in generale. Gli esempi che giungono nelle case da un Governo così ... leggero, che dimostra di preferire soldi, sesso, e anche di peggio, vanificano i loro sforzi.

Postato da RT57 il 26/09/2011 19:56

Nessuna parola sull'undicesimo comandamento inventato da mons. L.Negri di San Marino, cl doc, dal titolo 11 Non indignarsi ? Minzolini lo aveva subito inserito nel TG1 compresa la filippica del monsignore contro la procura di Milano paragonata alla stasi ! Mi sembra che la procura non abbia sbagliato nell'intuire che Ruby non era un fatto isolato ma un sintomo della malattia e dello sfruttamento dei corpi e delle menti perpretato dal premier più bravo della storia italiana. Se poi sommiamo i danni economici generati dalla scelleratezza di questo governo, che ha di fatto impoverito l'Italia, a tal punto che tutti ora ne chiedono le dimissioni immediate, cosa ha impedito di accorgersi prima di tutto questo marciume ed incapacità ? O forse a pancia piena si fanno fatica a comprendere i problemi dei cittadini comuni che non arrivano a fine mese e si ritrovano con autorità che governano a tempo perso ?

Postato da RT57 il 26/09/2011 19:55

La denuncia teorica non basta è troppo generica. Se non si dice chiaramente che Berlusconi ed il berlusconismo sono immorali non serve a niente, il popolino censurato dai TG di stato non percepscono il messaggio e la sua gravità. Comunque siamo fuori tempo massimo da anni; dopo Ruby i vescovi chiesero chiarezza immediata. Dopo, nonostante le Ruby siano diventate decine e sia successo di tutti i colori, questa è la prima timida richiesta. La base cattolica vera, quella istruita e non falsa moralista, è disorientata e fortemente irritata. Il dubbio è che i vertici abbiano barattato interessi di bottega con la morale pubblica. La perdita di credibilità è immensa.

Postato da Andrea Annibale il 26/09/2011 18:25

Un contrasto mai visto tra Chiesa e una parte del mondo politico, come solo c’era stato al tempo della scomunica dei comunisti. Solo che al posto dei comunisti (che complottavano per un’Italia marxista al soldo del regime sovietico) c’è oggi Silvio Berlusconi. Da mesi denunciamo in molti su internet una situazione inaccettabile, amorale, persino eversiva. Una nemesi grottesca attende il pansessualismo da comunione della domenica pretesa a buon mercato. Come se l’identità cristiana non fosse lì da secoli, testimoniata dai tanti che con la sequela del Cristo, esprimono coerenza, rigore e serietà nella fedeltà al Vangelo di nostro Signore. Facebook: Andrea Annibale Chiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da Franco Salis il 26/09/2011 18:14

Mi sono imbattuto poco fa in un servizio tra pontifex e il vescovo emerito Babini. Il fatto che sia emerito è indicativo di una certa età. Il declino cognitivo non guarda in faccia nessuno e può colpire anche gli ecclesiastici.(alla faccia della reiterata saggezza delle persone anziane) Ma si rende conto la CEI che quest’uomo produce un danno enorme alla Chiesa con le sue uscite? Si rende conto la CEI che a quest’uomo si ispirano e giustificano le violenze che non pochi sedicenti cristiani commettono a danno di determinate persone? Ora in considerazione che a don Giorgio de Capitani è stato vietato di scrivere nel suo blog (e lui, obbedendo, ha scritto in un altro) perché non sconfessare sia le vergognose posizioni di Pontifex di altri siti sedicenti cattolici che di Babini? Anche se la voce ufficiale è quella di Bagnasco, fra i cristiani meno avveduti e fra quelli in mala fede questi personaggi producono sconcerto fra i cristiani autentici. Invoco un intervento.Buona sera

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