16/04/2013
Benedetto XVI compie oggi 86 anni, “ritirato dal mondo” a Castel Gandolfo, ma ben presente nei pensieri e nelle parole del suo successore. Questa mattina papa Francesco ha iniziato la celebrazione della consueta messa nella Cappella della Domus santa Marta, dove risiede, invitando alla preghiera tutti i presenti con queste parole: «Oggi è il compleanno di Benedetto XVI, offriamo la Messa per lui, perché il Signore sia con lui, lo conforti e gli dia molta consolazione».
Il Papa emerito, nato 86 anni fa nel piccolo centro bavarese di Marktl am Inn (16 aprile 1927) trascorre questi mesi a Castel Gandolfo. Tornerà in Vaticano a fine mese e andrà ad abitare nel monastero Mater ecclesiae che è stato appositamente ristrutturato. Con lui vivono il segretario personale, monsignor Georg Gaenswein, che ha mantenuto il ruolo di prefetto della Casa pontificia e trascorre dunque molto tempo in Vaticano accanto a papa Bergoglio, e le quattro memores domini, laiche consacrate di Comunione e liberazione che già vivevano con lui nell’appartamento pontificio. Il secondo segretario, il maltese Alfred Xuareb, è passato a tempo pieno al servizio di papa Francesco come segretario. Nel palazzo apostolico sulle pendici del lago di Albano in questi giorni è giunto il fratello del Papa emerito, l’anziano monsignor Georg Ratzinger.
Nel corso della mattinata, papa Bergoglio ha fatto una «cordiale telefonata» di auguri a Benedetto XVI, come ha reso noto la sala stampa vaticana, «estendendo i suoi saluti e auguri anche al fratello, monsignor Georg Ratzinger, che si trova da diversi giorni a Castel Gandolfo, dove si è trattenuto proprio per festeggiare in forma familiare e fraterna la ricorrenza odierna, e che festeggerà il suo onomastico il prossimo 23 aprile, come il Santo padre», Jorge Mario Bergoglio.
«Anche se mi ritiro adesso, in preghiera sono sempre vicino a tutti voi e sono sicuro che anche tutti voi sarete vicini a me, anche se per il mondo rimarrò nascosto», aveva detto Benedetto XVI ai parroci romani qualche giorno prima dell’inizio della sede apostolica vacante, il 28 febbraio. «In questo momento della mia vita, il Signore mi chiama a “salire sul monte”, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la chiesa, anzi, se Dio mi chiede proprio questo è perché possa continuare a servirla ma in un modo più adatto alle mie forze», aveva detto nel suo ultimo Angelus.
Dopo essersi ritirato a Castel Gandolfo - come hanno mostrato le immagini dell’incontro con papa Francesco lo scorso 23 marzo - Benedetto XVI ha avuto un “coup de vieux” tipico degli anziani che vanno in pensione. Le sue forze sono diminuite, il passo è rallentato e le sue giornate trascorrono tra il riposo, la preghiera, l’ascolto della musica e qualche lettera. Ma «Benedetto XVI non ha alcuna malattia specifica e i suoi problemi di salute sono quelli legati all’età», ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, smentendo voci apparse sulla stampa spagnola in merito a una malattia degenerativa.
Oltre ad andare a trovarlo a Castel Gandolfo, papa Bergoglio ha più volte espresso pubblicamente «affetto e gratitudine» per il predecessore, a partire dal giorno successivo all'elezione, quando ha sottolineato che la rinuncia è stato un «gesto coraggioso e umile» e «la sua bontà, umiltà e mitezza rimarranno patrimonio spirituale per tutti».
Iacopo Scaramuzzi